Il 60% degli incidenti stradali deriva da problemi alla vista. Un tema sul quale l’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti ha presentato questa mattina “Occhio alla Salute“, la campagna di prevenzione supportata dall’assessorato regionale alla Famiglia. La conferenza stampa si è tenuta nella Sala Bonsignore di via Trinacria. Presenti l’assessore Nuccia Albano, il presidente nazionale dell’Unione ciechi, Mario Barbuto, Maria Francesca Oliveri e Giorgio Silvestro, presidente e segretario regionale dell’Uici, e l’oftalmologo legale Alberto Cusimano. A tal proposito, l’ente nazionale avvierà nelle proprie sedi territoriali screening gratuiti, aperti a tutti i possessori di patente, in modo da prevenire e diagnosticare problemi alla vista per chi si mette giornalmente alla guida.
Un’iniziativa che, nel 2022, ha portato a quasi 48.000 visite oculistiche, anche con il camper attrezzato come quello che sosterà davanti all’assessorato. Campagna di prevenzione che quindi si ripeterà anche quest’anno, come spiega la presidente regionale della UICI Francesca Oliveri. “Offriremo screening gratuiti a tutti i cittadini muniti di patente di guida che lo vorranno, in modo che i nostri professionisti potranno portare alla luce eventuali patologie di cui gli stessi utenti non sono a conoscenza. Effettueremo queste visite attraverso le nostre nove sezioni territoriali. Chi vorrà farlo, potrà informarsi presso le nostre sedi che, nel caso di Palermo, è in via Manzoni 33″.
L’obiettivo del progetto è quello di far conoscere i problemi di vista a chi si mette alla guida. Fatto necessario al fine di limitare gli incidenti stradali. Un fenomeno che miete vittime, purtroppo, ogni anno e che risulta strettamente collegato ad un visus non perfetto. “Come dimostrato da uno studio INAIL, l’occhio rappresenta il terzo organo che viene coinvolto, dopo mani e piedi, negli incidenti stradali – spiega l’oftalmologo legale Alberto Cusimano -. Molto spesso, sono gli stessi guidatori ad ignorare il proprio problema visivo. Questo fa aumentare il rischio. Avere una cataratta aumenta dell’8% il rischio di contrarre un incidente stradale. Uno degli scopi della campagna è proprio quello di cercare di visitare il più possibile per uniformarci alla media europea. Principalmente, va attenziato il fatto che l’opera che ci accingiamo a fare non vuole fare solo educazione sanitaria, ma attenzionare il rischio correlato ai difetti visivi non conosciuti. Il problema è quello: la consapevolezza di avere problemi o meno. Molti che non sono a conoscenza o che lo sono, si mettono ugualmente alla guida. E vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica su questi aspetti”.