- Filca Cisl Sicilia, Fillea Cgil Sicilia e Feneal Uil parlano di “bollettino di guerra sugli infortuni sul lavoro“
- “C’è esigenza di maggiori controlli e rispetto dei protocolli sicurezza ma soprattutto di una formazione tra i lavoratori”
- “La prevenzione e un’adeguata formazione sono le uniche armi per arrestare questa ecatombe”
- “Il problema della sicurezza deve diventare prioritaria nell’agenda di governo”
“Ormai registriamo un tragico bollettino di guerra per quanto riguarda gli infortuni sul posto di lavoro, con un numero sempre crescente di vittime, che si aggrava ormai con una frequenza preoccupante”. Lo dicono, in una nota congiunta, Paolo D’Anca, segretario regionale della Filca Cisl Sicilia, Giovanni Pistorio, segretario della Fillea Cgil Sicilia e Francesco De Martino, segretario della Feneal Uil.
“Strage silenziosa”
I segretari delle sigle sindacali aggiungono: “Assistiamo ormai ad una strage continua e silenziosa e ribadiamo ancora una volta l’esigenza di maggiori controlli e un rispetto dei protocolli di sicurezza e soprattutto una adeguata formazione tra i lavoratori, in particolare dove si svolgono mansioni che sono più a rischio infortuni. È inaccettabile che padri di famiglia rischino la vita per portare a casa un pezzo di pane, il lavoro è sacro e deve essere assolutamente tutelato“.
“Occorre che sicurezza diventi priorità agenda politica”
“Anche la politica – continuano – non può far finta di niente di fronte a quella che è ormai diventata una strage silenziosa e continua di vite umane, ma occorre che il problema della sicurezza diventi prioritaria nell’agenda di governo. È necessario che si pensi immediatamente ad una cabina di regia per garantire misure d’intervento efficaci e tempestive, prevedendo maggiori ispettori e più controlli anche nelle imprese. La prevenzione e un’adeguata formazione sono le uniche armi per arrestare questa ecatombe”.
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