Allarme cinghiali nelle Madonie. Sabato mattina il conducente di un’Audi Q3, mentre procedeva sulla statale 113, nei pressi della stazione di Cerda, si è scontrato con un grosso suino. La sua auto si è cappottata riportando gravi danni. Per fortuna l’uomo che era alla guida non ha riportato gravi conseguenze.
Sempre sulla strada statale 113 un grosso cinghiale di oltre 70 chili, qualche giorno fa, ha urtato contro due autovetture che da Termini Imerese procedevano in direzione Sciara. L’animale morto è stato abbandonato, fino al tardo pomeriggio, sul ciglio della strada. Consistenti i danni causati alle due auto, una Golf e una Panda, fortunatamente anche in questa circostanza i conducenti e i passeggeri non hanno riportato conseguenze.
I due animali coinvolti invece sono morti. Un territorio ormai in continuo allarme per la presenza, anche a bassa quota, dei cinghiali che provocano preoccupazione fra i residenti e che creano danni alle colture.
Il primo episodio ha visto due auto coinvolte in rapida successione. Paura dapprima per lo sciarese Giuseppe Montalbano, che a bordo della sua auto stava rientrando da Termini e percorreva la statale all’altezza di una nota sala trattenimenti. Il grosso maiale selvatico, racconta l’automobilista, è sbucato fuori all’improvviso. Nonostante avesse tentato di schivarlo, Montalbano non ha potuto evitare l’impatto, che è stato violentissimo. L’animale non ha cercato di evitare lo scontro, anzi avrebbe continuato la sua corsa contro l’auto. Un impatto violento che non ha ucciso il cinghiale, ma lo ha stordito.
L’animale si è rialzato e nel tentativo probabilmente di fuggire ha urtato contro un’altra auto che arrivava dalla medesima direzione, rimanendo a terra senza vita. I due automobilisti impauriti hanno allertato i carabinieri, che sono intervenuti in maniera veloce e una volta sul posto non hanno potuto fare altro che prendere nota dell’accaduto. Rilevanti i danni stimati sulle auto coinvolte, si parla di circa 2 mila e 500 euro.
Diversi e sempre più frequenti gli episodi registrati in questo ampio spazio di territorio del monte San Calogero tra Sciara e Caccamo e Termini Imerese. Un habitat perfetto per i suini che continuano a riprodursi a dismisura, causando grossi danni anche alle aziende agricole, oltre a mettere paura ai residenti. Diverse le denunce soprattutto dagli allevatori per i danni subiti alle colture.