La guardia costiera di Palermo ha soccorso un membro dell’equipaggio di un motopesca italiano, in navigazione a circa 55 miglia a Nord-Est del golfo di Palermo.
La sala operativa ha ricevuto una richiesta di assistenza sanitaria urgente, per uomo di 44 anni dell’equipaggio che nel corso della navigazione ha riportato un grave trauma e necessitava di immediate cure sanitarie.
La motovedetta inviata in zona ha intercettato l’unità di pesca è stato preso il marittimo e portarlo al porto di Palermo dove ad attenderlo c’erano i sanitari del 118 con un ambulanza per trasportarlo in ospedale. Le condizioni meteo marine non erano favorevoli e nonostante tutto i militari sono riusciti a raggiungere l’imbarcazione.
La tragedia di Campofelice di Roccella
Un operaio è morto a Campofelice di Roccella, in provincia di Palermo, cadendo da un’impalcatura. La vittima è Giovanni Terrana, di 64 anni. L’uomo stava eseguendo lavori di ristrutturazione in un’edificio in paese in via Imera. Secondo una prima ricostruzione, sarebbe caduto da un’impalcatura e avrebbe sbattuto la testa. Per un’ora i sanitari hanno tentato di rianimarlo. Ma alla fine il polso ha smesso di battere. Sono intervenuti anche i carabinieri e i tecnici dell’Asp per le indagini coordinate dalla procura di Termini Imerese.
Sono in corso gli accertamenti sulla ditta che stava eseguendo i lavori. Nel cantiere insieme a Giovanni Terrana ci sono i suoi due figli che lavorano insieme al padre. Terrana è caduto da un’altezza di 4 o 5 metri. I tecnici dell’Asp stanno verificando la regolarità dell’affidamento dei lavori e se siano state rispettate le norme di sicurezza. Da stabilire anche chi sia il titolare della ditta. Le indagini sono condotte dai carabinieri della compagnia di Cefalù e dai tecnici dell’Asp che si occupano di controlli sui cantieri. E’ intervenuto anche il medico legale.
Lionti (Uil): “Vicini alla famiglia”
“Un’altra vittima del lavoro in Sicilia, questa volta a Campofelice di Roccella nel Palermitano. Un’altra tragedia, un’altra vergogna nazionale. La Uil si stringe a questa famiglia e al suo dolore per manifestare tutta la vicinanza”. Lo afferma la stessa segretaria generale, Luisella Lionti, dopo avere appreso della morte dell’operaio caduto da una impalcatura. E aggiunge: “In attesa che la magistratura faccia piena luce sulle cause di questo incidente, ribadiamo la necessità di interventi immediati sul sistema delle gare al massimo ribasso e dei subappalti a cascata, così come già proposto dal nostro segretario generale, Pierpaolo Bombardieri. Si devono trovare soluzioni e strumenti efficaci e necessari per fermare le morti sul lavoro, anzi omicidi. Questo sindacato – conclude la Lionti – continuerà a pressare su chi governa per una normativa più aspra, per una maggiore formazione, prevenzione e controlli più frequenti”.
Il sindaco: “Non è possibile morire così”
“A distanza di tre mesi piangiamo un altro morto sul lavoro. E’ momento doloroso per il mio paese. L’operaio lo conosciamo tutti. Questa mattina ha scherzato con diversi clienti in un bar mentre faceva la colazione. Una persona per bene. Un uomo di compagnia sempre allegro. Siamo davvero distrutti”. Il sindaco di Campofelice di Roccella Giuseppe Di Maggio è davvero affranto da quanto successo. Ha visto l’operaio per terra mentre i sanitari del 118 hanno tentato di rianimarlo. “Sono stati e sono momenti dolorosissimi. E’ successo tutto in centro in paese in via Imera in una costruzione che si stava ristrutturando – aggiunge – In tanti hanno assistito al dramma che si stava vivendo. Non è possibile morire sul posto di lavoro. Non è accettabile”. A febbraio di quest’anno un altro operaio edile di 49 anni Mario Cirincione era morto a Campofelice di Roccella. Aveva 49 anni. E’ stato travolto da un muro crollato durante i lavori in un immobile in campagna.
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