Ancora una vittime sulle strade a Palermo incidente mortale stanotte in via Lanza di Scalea, allo Zen, all’altezza della rotonda, poco prima del Velodromo a Palermo.
La vittima Andrea Aiello, 29 anni, che percorreva la strada in direzione della città in sella ad una moto.
Non è ancora chiara la dinamica del sinistro: i rilievi dell’Infortunistica della polizia municipale sono ancora in corso.
Secondo una prima ricostruzione, Aiello avrebbe perso il controllo del suo mezzo ed avrebbe fatto un volo di diversi metri prima di schiantarsi al suolo.
Dopo l’incidente è stata chiamata un’ambulanza del 118, ma per la vittima non c’è stato nulla da fare.
Ieri lo scontro sulla Palermo Sciacca
Meno di 24 ore prima uno scontro frontale era avvenuto lungo la strada statale Palermo Sciacca all’altezza di Altofonte subito dopo lo svincolo di Giacalone.
Nello scontro tra un furgone Ducato e una Jeep sono rimasti feriti i l’autista e i passeggeri del furgone, marito, moglie e il figlio di 13 anni. Sono stati soccorsi dai sanitari del 118.
L’automobilista a bordo della Jeep Renegade, che era stata rubata nella notte a Sciacca, è fuggito ed è ricercato dai carabinieri della compagnia di Monreale.
Nell’incidente per liberare i passeggeri del furgone sono intervenuti i vigili del fuoco.
I precedenti su quella strada, la tragedia dell’11 agosto
Una vera e propria sciagura si era consumata lungo la statale per Sciacca nel pomeriggio dell’11 agosto scorso. Sono due le vite spezzate nel tragico incidente mortale avvenuto presso contrada Piana Scunchipani. Ieri pomeriggio era morta, Sofia Giummo, 34 anni, di Piazza Armerina (Enna). Questa notte si è spento all’ospedale Civico di Palermo anche il compagno, l’ortopedico Angelo Graceffa, 39 anni, di Aragona (Agrigento), in servizio all’ospedale di Enna. Era stato portato il elisoccorso in condizioni disperate.
Amici e parenti sotto choc
Una tragedia immane che ha messo sotto choc non solo la comunità di Sciacca dove è avvenuto il grave sinistro, ma anche Aragona e Piazza Armerina. Sofia Giummo, che lascia due figli, era conosciuta nel suo paese di origine dove aveva lavorato in una parruccheria. Il compagno, medico ortopedico, era stimatissimo negli ambienti ospedalieri della Sicilia e tra tutti i suoi pazienti che, increduli, hanno voluto lasciare messaggi di cordoglio sui social.
Dolore sui social
“Ho avuto modo di conoscere il dottore in questi ultimi due anni, persona eccezionale, grande pofessionista”. Questo uno dei tanti messaggi postati su Facebook in ricordo del giovane medico. “Nessuno dimenticherà la grande professionalità, la gentilezza dei modi – scrive Fisioglobal Agrigento – Grande Dott. Graceffa rimarrai nei nostri cuori”. Poi messaggi di vicinanza alla famiglia. “Ci uniamo al dolore della famiglia Graceffa – scrive Massimo – per la perdita del caro Angelo, uomo perbene e medico di grandi qualità e virtù. La sua disponibilità e la sua gentilezza resteranno impresse nel nostro ricordo. Si aprano per lui e per la sua compagna le porte del Paradiso”.
La dinamica dell’incidente
Graceffa era alla guida di una moto Kawasaki che ha sbattuto con un’auto lungo la statale 115. Sia il medico ortopedico che la compagna, Sofia Giummo, 34 anni, di Piazza Armerina (Enna), sono rimasti gravemente feriti. La donna, mamma di due bambini, è morta poco dopo l’arrivo al pronto soccorso dell’ospedale di Sciacca. Angelo Graceffa, in condizioni disperate, è stato trasferito in elisoccorso all’ospedale Civico di Palermo: era intubato, con un braccio amputato, fratture multiple anche facciali. E’ stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, ma durante la notte è morto.
Lutto cittadino per la morte di marito e moglie
Sarà lutto cittadino, ad Aragona, il giorno dei funerali del medico ortopedico Angelo Graceffa, 39 anni, morto stanotte alla Rianimazione dell’ospedale Civico di Palermo dopo l’incidente stradale di ieri pomeriggio lungo la statale 115 a Sciacca.
Lo ha deciso il sindaco Giuseppe Pendolino. “Siamo sconvolti, Angelo era uno dei migliori figli di Aragona – ha detto il primo cittadino – . Un ragazzo d’oro e un ortopedico di fama. Era riuscito a costruire una bella carriera professionale, ma non aveva mai dimenticato la sua realtà. Lavorava all’ospedale di Enna, ma aveva uno studio anche ad Aragona e ad Agrigento ed era sempre disponibile con tutti. Ci stringiamo tutti attorno al papà, un rappresentante commerciale, e alla mamma, una professoressa, entrambi andati in pensione da poco tempo. Sono persone stimate in tutta Aragona e non solo. E ripeto, stanotte è venuto a mancare uno dei migliori figli di questa città”.
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