“Sarà mio dovere chiarire, avendo piena fiducia nella magistratura, la legittimità della attività da me svolta come Sindaco che ha dovuto fronteggiare una emergenza determinata da assenza di piano regionale dei rifiuti e di impiantistica pubblica e nello specifico dai ritardi da parte della regione di realizzazione di vasca di sua competenza a Bellolampo nonostante diffide e sollecitazioni da parte della Amministrazione Comunale”. Così l’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando commenta la notifica di conclusione indagini da parte della Procura di Catania che lo vede indagato nell’ambito dell’inchiesta sulla Rap e sull’Oikos in cui si ipotizzano, a vario titolo, i reati di abusi nella gestione, trattamento e smaltimento di centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti.

La difesa di Orlando

“E’ una occasione – sottolinea Orlando – per ribadire e fare emergere la insostenibile situazione di assenza di impiantistica pubblica e la presenza di oligopoli privati scelti dalla Regione che ho – anche come Presidente dell’Anci Sicilia – formalmente e più volte denunciato in apposite audizioni alle commissioni parlamentari nazionali e regionali di inchiesta e alla autorità giudiziaria penale”. “Per inciso – conclude Orlando – la Associazione industriali rappresentativa di quegli interessi mi ha citato per diffamazione con un processo che si è concluso con rigetto delle richieste di danni e con condanna alle spese legali della stessa associazione”.

Gli indagati nell’inchiesta

Tra gli indagati, oltre ad Orlando, ci sono anche gli imprenditori della Oikos spa, Orazio e Domenico Proto, il capo dipartimento della Protezione civile regionale Salvatore Cocina, in qualità di dirigente generale del servizio Autorizzazioni impianti gestione rifiuti, alcuni allora dirigenti e tecnici della Rap e i tre commissari nominati dal prefetto di Catania per la gestione della discarica, in carica dal 19 dicembre 2014 al 3 febbraio 2017: Maurizio Cassarino, Riccardo Tenti e Stefano Scammacca. Chiusura indagine anche per due società, in persona dei rispettivi rappresentanti legali: la Rap di Palermo Spa e l’Oikos Spa.