Dopo la bufera sollevata ieri dall’inchiesta della Guardia di Finanza su ben 42 persone coinvolte in un’indagine per assenteismo di altrettanti impiegati regionali dell’assessorato alla sanità. Oggi a prendere la parola è uno degli indagati. Si tratta di Toni Costumati, ex presidente Acli, che affida alla sua pagina Facebook uno sfogo.
“La giornata di ieri (ma anche quella odierna e, immagino purtroppo, anche quelle a venire) per me è stata oltremodo pesante e psicologicamente provante – scrive -. Lavoro in regione dal 1982, quindi da ben 36 anni, e mai un appunto è stato sollevato sui miei comportamenti sia sul piano delle funzioni a me attribuite che al rispetto delle regole, anzi. Per non parlare poi dei diversi incarichi svolti, sia elettivi che di amministrazione, per i quali mai alcun dubbio, o anche un semplice sospetto, ha adombrato la mia azione. Nei prossimi giorni avrò modo, insieme ai miei legali, di approfondire il contenuto delle contestazioni a me attribuite, così come immagino verrò ascoltato per fornire le mie consequenziali giustificazioni”.
Costumati posta anche una nota del suo avvocato Giustino Ferraro sulla vicenda:
“Secondo quanto riportato dall’ordinanza di applicazione della misura oggi notificata (unico atto di cui siamo a conoscenza), al proprio cliente viene contestato l’allontanamento dal posto di lavoro per sole 5 ore (circa 50 minuti per 5 episodi) nell’arco di un mese -. scrive il legale -. Assenze queste che saranno puntualmente giustificate all’A.G procedente e che appaiono pienamente compatibili con le mansioni svolte dal dottor Costumati che all’epoca faceva parte del ufficio di gabinetto dell’Assessore. Nessuno scambio di badge con altri colleghi o alterazioni di computer viene contestato al mio assistito che presto spiegherà la realtà delle cose al Giudice durante l’interrogatorio di garanzia”.
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