“Aspetto tutti in Aula su fatti concreti, dove il cambiamento reale si misura con fatti reali ed è lì che si vedrà chi vuole cambiare davvero e chi invece vuole che tutto resti uguale. Basta con le chiacchiere”.
A parlare è l’assessore regionale ai rifiuti ed energia Alberto Pierobon che rompe il silenzio ed interviene sulle polemiche relative alla riforma dei rifiuti che oggi, finalmente, sbarca all’Ars dopo essere rimasta impantanata a lungo in attesa di poter essere discussa
LEGGI QUI COSA PREVEDE LA RIFORMA IN DISCUSSIONE DA OGGI
Il Parlamento siciliano è stato, infatti, bloccato sempre e comunque su norme di natura economico finanziario e non è riuscito prima ad affrontare altri temi con determinazione come la riforma che è stata proposta dal governo Musumeci (anche se si è lavorato a lunga a questa proposta) e attende di essere analizzata. Una analisic he comincia oggi in un clia m non certo sereno fra maggioranza e opposizione giallorossa. Intanto le polemiche sulle emergenze che si susseguono e su richieste e di modifiche al piano dei rifiuti provenienti da Roma sono ormai all’ordine del giorno.
Di settimana in settimana arrivano nuove indiscrezioni, nuovi dettagli. L’ultima polemica sulla pubblicazione sui social, da pare dell’assessore, di alcuni stralci della riforma proposta. mentre un altro tema ricorrente è quello dei termovalorizzatori. Ne sono previsti due di grandi dimensioni in base a quanto scritto dal Ministero anche se c’è la contrarietà del Presidente della Regione alla localizzazione di almeno uno dei due nell’area del Mela
“Questa riforma – continua Pierobon – allinea la Sicilia al resto d’Italia seguendo le indicazioni di Anac (organismo anti corruzione), Corte dei Conti e governo nazionale. La stessa Corte che, nel 2017 ha stigmatizzato, cito testuali parole, ‘l’esistenza di una situazione difficilmente superabile e alquanto preoccupante, posto che il sistema di gestione dei rifiuti delineato dalla normativa regionale vigente si è rivelato inattuabile'”.
“Ci siamo confrontati a lungo con amministratori locali, sindacati, partiti, associazioni, e siamo aperti a ogni contributo che possa migliorare la norma -aggiunge Pierobon – La legge garantisce tutto il personale e renderà più efficiente la gestione dei rifiuti in tutta l’Isola. Questa è la realtà. Chi vuole che tutto rimanga uguale, con i disagi per i cittadini, i danni per l’ambiente e gli affari sbagliati, se ne assumerà la responsabilità di fronte ai cittadini siciliani”.
Ma le critiche sono piovute a raffica nelle ultime 24 ore. “La riforma dei rifiuti proposta dal governo regionale è gattopardesca, finge di cambiare tutto per non cambiare nulla”. È la posizione espressa dal gruppo parlamentare del PD all’Ars in merito alla riforma del piano regionale dei rifiuti che da oggi è all’esame dell’Aula, all’Ars, emersa nel corso di un incontro che si è tenuto nella Sala Mattarella, a Palazzo dei Normanni, fra i deputati regionali del PD e sindaci, amministratori ed organizzazioni sindacali del settore.
“È stato un confronto utile e costruttivo con chi ha davvero il polso della situazione sul territorio – ha detto il capogruppo Giuseppe Lupo – siamo d’accordo con i sindaci, questa riforma non risolve uno solo dei problemi che abbiamo di fronte”. La proposta del governo, secondo il PD, rischia di creare contraccolpi anche sull’occupazione.
“A questo proposito – dicono i deputati PD – proponiamo di modificare la parte della riforma che prevede la messa in liquidazione delle attuali SRR per creare nuovi enti di gestione, e di prevedere invece l’adeguamento delle società esistenti attraverso modifiche agli statuti. In questo modo – aggiungono i deputati PD – si garantirebbe l’occupazione del settore e si eviterebbe di scaricare sui Comuni, e dunque sui cittadini, i debiti delle società”.
Tra le proposte di modifica avanzate dal Pd al piano presentato dal governo vi è la riduzione del numero degli Ato a cinque, rispetto ai nove previsti.
“Sul fronte rifiuti in Sicilia assistiamo all’ennesima presa in giro del governo regionale nei confronti dei cittadini. Il presidente Musumeci nell’ultima seduta d’Aula, chiedeva ai gruppi parlamentari un confronto sulla riforma dei rifiuti. E’ trascorsa una settimana e nessuna comunicazione è arrivata da Palazzo D’Orleans, quindi domani prenderà avvio la discussione generale senza che vi sia stata alcun confronto. Prendiamo atto di questa ennesima chiusura da parte del Governo. In Aula manifesteremo la nostra ferma opposizione ad un disegno di legge che non produrrà alcun risultato positivo per la Sicilia”. A dichiararlo sono i deputati del Movimento 5 Stelle all’Ars a proposito della presentazione in aula a Palazzo dei Normanni del disegno di legge governativo in materia di rifiuti. “Se il presidente della Regione vuol prenderci in giro, abbia l’intelligenza di farlo con tempistiche degne della più elementare logica” – concludono i deputati M5S.
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