Un incendio ha avvolto nella notte un taxi in via Imperatore Federico a Palermo. Sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme. Il rogo ha distrutto una Fiat Freemont parcheggiata all’altezza del civico 40 e danneggiato una Jaguar. Sono in corso indagini da parte dei tecnici del comando provinciale di via Scarlatti per accertare le cause del rogo e informare la Procura.
Tracce di liquido infiammabile
Pare che nella zona attorno all’incendio del taxi siano state trovate tracce di benzina. Le indagini sono condotte dai carabinieri della compagnia di San Lorenzo. Acquisite le immagini dei sistemi di videosorveglianza che si trovano in zona.
Altro incendio in provincia
Un altro incendio si è verificato questa notte a Partinico ad un furgone Iveco cassonato intestato a una ditta edile locale, posteggiato in contrada Parrini, a pochi passi dal depuratore. Il mezzo seriamente danneggiato dalle fiamme che hanno avvolto il vano motore e la cabina. Immediato l’intervento dei vigili del fuoco del locale distaccamento per spegnere il rogo, riuscendo a contenere i danni. Sul caso indagano i carabinieri che al momento non escludono alcuna pista. Non è stata rinvenuta alcuna traccia di innesco ma questo non esclude che il raid possa essere doloso. Anzi, è proprio questa la pista maggiormente battuta.
Nessuna traccia
I pompieri, dopo aver spento le fiamme, hanno effettuato una ricognizione della zona. Non è stata rinvenuta alcuna traccia, per cui l’origine dell’incendio è incerta. Nel senso che non si esclude né il corto circuito, né tantomeno il dolo. E’ risaputo, comunque, che oramai gli incendiari hanno adottato delle tecniche che permettono di appiccare il fuoco senza lasciare traccia.
Le indagini
L’incendio è ai danni di una ditta edile il cui titolare è un partinicese di 63 anni. I carabinieri stanno valutando l’episodio e soprattutto cercheranno di capire se il raid possa essere di origine dolosa. Si sta scavando nella vita privata e professionale dell’operatore economico per cercare eventuali moventi, tali da aver spinto qualcuno ad appiccare le fiamme.
Commenta con Facebook