Un incendio è divampato nei laboratori del Centro nazionale di Ricerca in via Ugo La Malfa a Palermo. Sono impegnate diverse squadre dei vigili del fuoco che stanno spegnendo le fiamme pare che possano essere state provocate , secondo una prima verifica, da alcune batterie al litio. Ancora non si conoscono i danni provocati dal rogo.
Oltre ai vigili del fuoco stanno intervenendo i sanitari del 118, gli agenti di polizia. Al momento non ci sarebbero feriti.
In fiamme le batterie al litio
Ad andare in fiamme in un locale, pare utilizzato all’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, sono state una decina di batteria a ioni di litio con una potenza di 1,3 Chilowattora. L’incendio non ha provocato nessun danno alla struttura del locale, solo molto fumo.
Le squadre dei vigili del fuoco con ausilio di autorespiratori, sono entrate nell’edificio facendo uscire tutto il fumo presente all’interno. Sono intervenuti anche gli specialisti dell’Nbcr. Le batterie che si sono liquefatte servono per alimentare sonde sottomarine per osservazione terremoti.
Estate rovente per le fiamme a palermo e in Sicilia
Quella degli incendi è una piaga che ha martoriato palermo e La Sicilia in particolare durante questa estate in molti modi diversi.
I palermitani hanno ancora ben presente l’ultima vicenda che riguarda, invece, Monte Pellegrino. Le fiamme hanno minacciato anche castello Utveggio e la paura è stata tanta. Ieri è tornato il fumo che ha causato nuove preoccupazioni.
L’allarme all’indomani di ferragosto
Si vede del fumo nel versante di Monte Pellegrino che è andato in fiamme la notte di Ferragosto. L’elicottero della forestale ha eseguito alcuni lanci di bonifica per evitare che in diverse zone potesse esserci ancora qualche piccolo focolaio.
Hanno lavorato anche squadre dei forestali che hanno eseguito opere di bonifica. Nel corso di una riunione in prefettura era stato chiesto al Comune di Palermo di eseguire una pulizia delle aree dove era stata notata la presenza di arbusti, cespugli ed erba secca che poteva rappresentare un naturale combustile in caso di incendi.
“Serve un’ampia falciatura di diverse aree su Monte Pellegrino – è stato detto durante l’incontro – Abbiamo chiesto interventi puntuali”. Intanto il fumo che si vede uscire dalla montagna in queste ore è provocato dai lanci dell’elicottero. “Non ci sono incendi in corso – dice Giovanni Provinzano direttore della riserva di Monte Pellegrino – E’ l’effetto dell’azione di bonifica che si sta eseguendo sulla montagna. Al momento tutto sta procedendo secondo i piani. In questi giorni i controlli sono stati costanti e continueranno anche in questi che si preannunciano caldi”.
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