Maxi incendio nell’isola ecologica di Altavilla Milicia nella zona del cimitero. Le fiamme hanno danneggiato i mezzi e autocompattatori che si trovano all’interno del capannone.
I vigili del fuoco sono stati impegnati tutta la notte per spegnere le fiamme e circoscrivere il rogo che ha messo in ginocchio la struttura. Le indagini sono condotte dai carabinieri.
L’incendio è divampato di notte e i mezzi coinvolti erano al chiuso. Tra le ipotesi quella più probabile sembra quella dell’intimidazione. Saranno i tecnici dei vigili del fuoco una volta spento l’incendio a stabilire le cause e cercare eventuali tracce di innesco.
Le fiamme avvolgono la Sicilia da due giorni
Forestale e vigili del fuoco sono impegnati in quindici incendi in Sicilia. Due di questi sono divampati in provincia di Palermo, a Misilmeri in contrada Frattina e a Belmonte Mezzagno in contrada Finocchiara. In provincia di Catania le squadre antincendio stanno intervenendo in a Caltagirone in contrada le Sfere, a Ramacca in contrada Torricella, e a San Michele Ganzaria in contrada Pietralunga.
Ad Agrigento e nel Ragusano
Ad Agrigento in contrada Sant’Anna. Due interventi nel trapanese ad Alcamo a Calatubo e a Erice in contrada Torrebianca. Un incendio nel Ragusano ad Acate in contrada Caruso e a Siracusa a Cozzo Pantano. In alcuni di questi incendi stanno intervenendo i mezzi aerei.
Incendi di rifiuti volontari a Noto
Nei giorni scorsi è stata scoperta anche una vera e propria banda di incendiari di rifiuti. Accumulavano rifiuti, di ogni tipo, tra cui lastre in amianto, per poi bruciarli sulla strada, in via Sonnino, a Noto, in mezzo ad un complesso di palazzine.
Le denunce dei residenti
I residenti hanno inalato per mesi sostanze nocive e sono stati loro stessi a denunciare questo smaltimento abusivo ed i roghi, così, al termine delle indagini, gli agenti del commissariato di polizia hanno denunciato sei persone. Sono accusati di attività di gestione rifiuti non autorizzata in concorso e continuata G.M. 40enne, G.C. 42enne, B.L. 48enne, A.U. 67enne, A.C. 44enne, B.C. 53enne.
Il ruolo principale
Più pesante la posizione del 40enne, ritenuto il principale responsabile, a cui è stato applicato il divieto di dimora in Noto, in merito all’ipotesi di combustione illecita di rifiuti e contestualmente le forze dell’ordine hanno posto sotto sequestro i suoi mezzi usati per il trasferimento dei rifiuti.
Il pericolo per la salute
Anche alcuni esponenti dell’amministrazione di Noto avevano sollecitato l’intervento della polizia per le gravi condizioni igieniche e sanitarie di quella porzione di strada e per le emissioni di fumi nocivi generati dalla combustione dei cumuli di spazzatura incendiati tra gennaio il 2022 ed febbraio scorso.
Commenta con Facebook