Nella tarda serata di ieri, intorno alle ore 22, due squadre di vigili del fuoco sono intervenute in località Pollina, nel palermitano, a seguito di un incendio che ha interessato la copertura a falde di un edificio isolato su due piani.
Lavoro intenso per spegnere le fiamme
Sono state necessarie alcune ore di lavoro per riuscire ad estinguere completamente le fiamme, che hanno interessato l’intera copertura in legno e i locali sottostanti. Sul posto erano presenti anche i carabinieri della stazione di Pollina.
L’edificio in questione è una abitazione stagionale al momento dell’incendio era presente all’interno dell’immobile il genero dei proprietari; non ci sono stati feriti. L’opera dei vigili del fuoco ha consentito di limitare l’incendio alla sola copertura e al sottotetto, evitando che si propagasse all’appartamento posto al piano terra.
Incendio in un rudere del Messinese, l’intervento dei vigili evita il peggio
Vigili del fuoco del Comando di Messina sono intervenuti per un incendio che ha coinvolto un rudere disabitato, in località Spartà (Me). La squadra proveniente dal Distaccamento Nord, con autopompa serbatoio (APS) e Pick-up con modulo antincendio, è riuscita a estinguere completamente il rogo che avvolgeva la struttura ormai completamente distrutta, anche con il supporto delle due autobotti pompa (ABP) per un maggior incremento di acqua, e l’autoscala (AS), inviate dalla sede centrale.
Un tecnico Enel presente sul posto assicurava che lo stabile era privo di energia elettrica, per una maggiore sicurezza. Le cause dell’incendio sono in fase di accertamento, anche se non si esclude un dolo. Dopo aver messo in sicurezza e bonificato l’area interessata dall’incendio, la squadra ha fatto rientro in caserma intorno alle ore 3:00.
Il salvataggio di un cane nel Messinese
Nella mattinata di oggi, i Vigili del fuoco del Comando di Messina hanno salvato un cane sperduto in un costone tortuoso tra le colline di Rodi Milici. La squadra 5A del Distaccamento di Milazzo è intervenuta, giungendo sul luogo dell’accaduto con autopompa serbatoio (APS) e pick-up con modulo attrezzato, per recuperare e mettere in salvo la bestiola (un segugio maremmano) che non riusciva a ritornare indietro.
Le operazioni sono risultate complesse per un normale percorso a piedi, per la tipologia e la natura impervia del difficile territorio, con forte pendenza e fitta vegetazione, tali da dover pianificare il salvataggio con tecniche SAF (speleo alpino fluviale). Il recupero dell’animale è andato a buon fine, consegnandolo al padrone, in buona salute. L’intervento si è concluso nel primo pomeriggio.
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