Si sono buttati dal balcone per salvarsi dall’incendio innescato da una bici elettrica messa in carica. I quattro residenti si sono stati svegliati dal fumo che in poco tempo ha invaso l’appartamento e alla fine, trovando le fiamme a bloccare l’ingresso, non hanno potuto fare altro che lanciarsi dal balcone al primo piano atterrando su un’auto parcheggiata.

Notte di paura per un incendio scoppiato la scorsa notte in un’abitazione di via Gabriele Vulpi, una stretta strada non lontana da via Imera, all’interno della quale vive una famiglia composta da padre, madre e i due figli.

A lanciare l’allarme sono stati altri residenti svegliati dalle urla terrorizzate dei quattro sorpresi nel sonno dalle fiamme. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per estinguere l’incendio che ha colpito un edificio a tre piani, ciascuno dei quali di circa 35 metri quadrati. “Le fiamme hanno interessato tutti i locali. A seguito delle inalazioni di fumo i quattro occupanti sono stati affidati al personale medico”.

Una volta domato il rogo, i vigili del fuoco hanno effettuato un sopralluogo per stabilire cosa abbia scatenato l’incendio. Dalle prime informazioni sembra che il problema sia legato alla batteria di una bici elettrica lasciata in carica durante la notte. Dopo i primi soccorsi prestati dai sanitari del 118, i quattro familiari hanno rifiutato il trasferimento in ospedale e si sono attivati per trovare un posto in cui trascorrere le prossime notti.

Anche l’auto su cui sono atterrati l’uomo e la donna, di 38 e 36 anni, e i due figli, di 18 e 17 anni, è rimasta danneggiata sotto il peso dei quattro ma è stata anche colpita dalle fiamme prima che arrivassero i pompieri a spegnere l’incendio. Accertamenti in corso per chiarire l’entità dei danni registrati nell’edificio ed eventuali criticità strutturali che potrebbero incidere anche sull’agibilità dell’appartamento.

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