“Ci risiamo, a distanza di un anno ci ritroviamo ancora una volta a fare bilanci su vicende molto tristi che accadono a Palermo come quella degli incendi alla discarica di Bellolampo. Ieri sera l’incendio è divampato nella vasca 7 della discarica attualmente in uso – così in una nota il deputato questore della Lega all’Ars Vincenzo Figuccia -. Nell’attesa di capire dalle immagini come siano andate le cose, oggi, è fondamentale porre in essere interventi a garanzia della salute dei cittadini valutando il livello di diossina sprigionata dall’incendio, e richiedendo interventi di analisi da parte dell’ARPA oltre alle azioni preventive del nucleo specializzato dei vigili del fuoco. Bisogna intervenire mettendo in sicurezza la popolazione chiedo da subito l’ordinanza cautelativa del sindaco di Palermo”.

Il rogo

Bruciata tutta la notte la discarica di Bellolampo del Comune di Palermo gestita dalla Rap. Le fiamme sono state alimentate dal vento di scirocco. Come capita negli ultimi anni con il caldo e il vento l’impianto va a fuoco. Dopo una lunga notte sono rimasti attivi alcuni piccoli focolai che sono sotto controllo e che vengono controllati da alcune squadre dei vigili del fuoco per evitare che possa ripartire il rogo. Sono state impegnate almeno sei squadre nel corso della notte. Le fiamme da una prima ricostruzione hanno interessato una la telatura di una vasca in fase di riempimento.

L’incendio nella settima vasca

“L’Incendio è divampato nella 7 vasca della discarica di Bellolampo, quella in uso – dice Salvatore Cocina capo della protezione civile – Siamo in contatto con il presidente Giuseppe Todaro e il direttore Massimo Collesano, che è sui luoghi, e con il nostro servizio di Palermo. Verso le 20.30 è stato avvistato da Rap incendio su una scarpata di rifiuti. L’azienda è subito intervenuta con i mezzi di movimento terra disponibili. L’incendio si è però sviluppato, complice leggero vento da sud est. Rap ha chiamato rinforzi e al momento operano diverse squadre vigili del fuoco, due autobotti della provincia e un nostro mezzo grande e uno piccolo di protezione civile”