“Ancora una volta c’è chi soffia sul fuoco, con un atteggiamento che non tende a favorire non i lavoratori ma è solo strumentale alla strategia degli incendiari”. L’assessore regionale all’Ambiente Toto Cordaro risponde così alle accuse rivolte al corpo forestale della Regione da parte del sindacato Sadirs, in riferimento al mancato pagamento di straordinari e indennità relativi al 2020.
“Niente di più falso – riprende l’esponente del governo Musumeci – perché si è già provveduto a liquidare al personale forestale quasi due milioni di euro per le attività straordinarie prestate nello scorso anno, oltre al rimborso di tutte le indennità di missione”.
“Per quanto riguarda il 2021, invece – prosegue Cordaro – nel bilancio sono stati stanziati 684mila euro per lo straordinario del personale antincendio e il dirigente generale del Corpo forestale, Giovanni Salerno, ha già provveduto a richiedere all’Aran, anche per quest’anno, altri novecentomila euro. Non solo, tutti gli ispettorati ripartimentali delle foreste delle nove province sono stati autorizzati a utilizzare una quota fino al 70 per cento del monte ore straordinario per attività di prevenzione e repressione antincendio e per tutte le attività connesse o di supporto alla campagna antincendio in corso”.
In precedenza, il sindacato Sadirs aveva lanciato l’allarme attraverso una nota a firma del segretario generale Fulvio Pantano e del responsabile del comparto, Carmelo Raineri, chiedendo al governo regionale che sia garantita la copertura finanziaria per pagare tutte le indennità dovute ai lavoratori.
Il Sadirs ha evidenziato la situazione paradossale che si è venuta a creare nel settore, dove i lavoratori sono ancora in attesa del pagamento straordinario antincendio 2020, delle turnazioni e della pronta reperibilità. “Per il 2021 nessuno pensi di non pagare le attività del corpo forestale – ha affermato il sindacato –. Il personale è impegnato nell’emergenza incendi, in turni di servizio massacranti, gli è stato negato il diritto al riposo settimanale e al godimento delle ferie e ad alcuni è stato imposto il rientro dalle stesse. Sono definiti gli eroi di questa estate, rischiano la vita eppure a distanza di un anno non è stato pagato lo straordinario del 2020 e forse non riusciranno neanche a pagarlo tutto per carenza di risorse”.
L’organizzazione di categoria aveva evidenziato anche come “ogni anno il capitolo relativo alle attività di salvaguardia dei boschi e delle misure antincendio ha subito una decurtazione che non consente di garantire una presenza sul territorio per la prevenzione. Parliamo di 15 ore al mese di straordinario effettuate durante i quattro mesi estivi. Senza dimenticare che il personale va in missione senza poter contare su alcuna anticipazione così come previsto dalla normativa”.