Brucia la campagna in provincia di Palermo. Diversi gli incendi che sono divampati e che hanno visto impegnate le squadre dei vigili del fuoco e dei forestali.
I roghi nella zona di Casteldaccia in via Pietro Nenni e nella zona di Termini Imerese. Qui le squadre antincendio sono state impegnate su diversi fronti a protezione delle abitazioni e delle aziende agricole. Altri roghi in campagna nella zona di Ventimiglia di Sicilia.
Falsi allarme a Bellolampo
Alla sala operativa del comando provinciale sono arrivate diverse telefonate che segnalavano la riprese dei roghi a Bellolampo. Tutti falsi allarmi che hanno fatto scattare nuovi sopralluoghi nella zona dell’impianto. La situazione nell’impianto confermano da Rap e dai vigili del fuoco resta sotto controllo.
“Basta incendi”, sit-in di protesta alla Regione
Mobilitazione a Palermo per sensibilizzare la politica sui danni causati dai roghi che, ogni anno, lasciano dietro di sè danni irreparabili al territorio e ai cittadini dell’Isola. Il comitato “Basta Incendi” ha infatti annunciato un sit-in di protesta davanti alla sede istituzionale della presidenza della Regione, in piazza Indipendenza. La protesta è prevista alle ore 18 di martedì 1 agosto. Uno sciopero che, chiaramente, fa seguito agli incendi del 24 e del 25 luglio. Le fiamme non hanno risparmiato nulla, inghiottendo case, magazzini e, alberi. Una scia di fuoco che si è portata con sé anche tre vite umane.
La protesta del comitato “Basta Incendi”
I danni sono sparsi su tutto il territorio siciliano e, in alcuni casi, sono praticamente irreparabili. Fra le aree più colpite vi è sicuramente la provincia di Palermo. Le cicatrici lasciate dal fuoco sono visibili nell’area di Mondello, di Borgo Nuovo, di Ciaculli e San Martino della Scale. Roghi che hanno interessato pesantemente perfino la discarica di Bellolampo. Il fuoco ha interessato l’area compresa fra la IV e la III vasca bis, rilasciando in aria una lungo colonna di fumo nero e facendo registrare sforamenti nelle concentrazioni di PM 2.5, PM 10, benzene e, purtroppo, diossina. Elemento che ha costretto il Comune di Palermo ad un’ordinanza d’urgenza per regolare la produzione agro-alimentare delle attività commerciali più vicine alla zone dell’incendio.
Criticità che non hanno lasciato indifferenti il comitato “Basta Incendi” chiede maggiore attenzione alle istituzioni politiche regionali. “La Sicilia brucia, ma la risposta delle istituzioni è insufficiente. È inaccettabile che le politiche ambientali siano trascurate e che i fondi (mal gestiti) destinati alla prevenzione e al controllo degli incendi siano insufficienti. Uniamoci per chiedere un cambiamento”, attaccano i rappresentanti del comitato. Fra gli aspetti maggiormente sotto accusa da parte degli esponenti civici vi è la cura e la prevenzione del territorio. “Dobbiamo esigere una maggiore attenzione da parte delle istituzioni, investimenti adeguati nella prevenzione, nell’assunzione e nella formazione del personale, nonché una stretta sorveglianza sulle attività illegali che alimentano gli incendi. È fondamentale che venga fatta chiarezza sulle responsabilità e che vengano adottate misure concrete per garantire la sicurezza del nostro territorio. Insieme possiamo fare la differenza”.
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