Nuovo codice degli appalti, ponte sullo Stretto e migranti. Il vicepremier Matteo Salvini, intervenuto all’inaugurazione del molo trapezoidale del porto di Palermo ha snocciolato questi tre temi.
Il ministro delle infrastrutture ha parlato delle manovre condotte a livello nazionale sul fronte dei lavori pubblici. “C’è un nuovo codice degli appalti, entrato in vigore il 1 luglio, che non ha bloccato i lavori, anzi. Nei mesi estivi sono stati richiesti 100.000 identificativi per opere per un valore di 52 miliardi di euro. Serve coraggio per investire in opere pubbliche come il molo trapezoidale. Questo è un inno alla vita”.
Ponte sullo Stretto, “Abbiamo 65 miliardi di opere, li spenderemo tutti”
Poi una parentesi sul ponte sullo Stretto. “Stiamo lavorando per realizzare i cantieri per il ponte sullo Stretto. Un diritto per milioni di siciliani ad essere collegati al resto d’Italia e dell’Europa. Il ponte si inserisce in un contesto da 17 miliardi di investimenti ferroviari finanziati in Sicilia. In Calabria c’è ne sono altri quindici. Aggiungo altri diciotto miliardi di euro per le autostrade, tutto per un complessivo ammontare da 65 miliardi di euro. E sono convinto che riusciremo a spenderli tutti”.
“Mediterraneo torni ad essere mare di vita”
Ed infine “Il Mediterraneo torni ad essere mare di vita, di cultura, di commercio, e non il mare della guerra e dei trafficanti”.
Inaugurato il nuovo molo trapezoidale di Palermo
Un progetto imponente e fortemente voluto dal presidente dell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Occidentale Pasqualino Monti. Opera che, secondo il sindaco Roberto Lagalla, rappresenta “un vero processo di riqualificazione urbana che elimina tutti i diaframma fra la città e il suo porto”.
A seguirlo sul palco del Palermo Marina Yatching il presidente della Regione Renato Schifani. “Il porto di Palermo costituisce la sintesi di una città, della sua economia, del suo sviluppo e della formazione di maestranze. Essa è una rete di luoghi, di innesti e cuciture fra costa e città. Quella che si inaugura oggi non è solo un’importante infrastruttura, frutto di sinergia fra le istituzioni in cui la Regione Siciliana ha fatto la sua parte. Crediamo fortemente che l’Isola possa rafforzare il suo fulcro sul fronte dei trasporti. Soprattutto in un momento come questo nel quale il Mediterraneo deve affrontare una nuova crisi rappresentata dal conflitto in Israele. Stato a cui va tutta la nostra solidarietà. Quel che è certo è che i siciliani potranno guardare a quest’area con rinnovata speranza per il futuro“.
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