Inaugurato a Gratteri il Maag, il nuovo museo archeologico e naturale “Un gioiello”

Nel territorio del Parco delle Madonie si aggiunge un nuovo gioiello. È il Maag, museo archeologico e naturale, frutto di un lungo progetto sinergico che è stato presentato oggi. “La collaborazione tra Ente Parco delle Madonie, Comune di Gratteri e Sovrintendenza consegna alla cittadinanza un gioiello culturale che arricchisce di testimonianze importanti il sistema di conoscenze sulla storia ed identità locale”. Lo ha detto il commissario straordinario dell’Ente Parco delle Madonie Salvatore Caltagirone inaugurando oggi a Gratteri il Maag, il nuovo museo locale che con una sezione archeologica ed una naturalistica apre nuovi spunti di riflessione sulla storia e sulla natura locali.

Cos’è il Maag

Il Maag ospita al suo interno una sezione archeologica con gli eccezionali reperti rinvenuti nell’area dell’abbazia di San Giorgio durante gli scavi effettuati nel 2020-2021 e finora mai esposti al pubblico.
Particolarmente rilevanti i capitelli attribuibili all’abbazia di età normanna e i reperti ceramici e metallici esposti insieme ai ritrovamenti antropologici che permettono di raccontare la storia del complesso monastico occupato già dall’età Bizantina e abbandonato nel XIV secolo.

I reperti archeologici

Il Museo di Gratteri, ricco di reperti archeologici, faunistici ed entomologi e con una organizzazione espositiva moderna, è frutto di un lungo progetto finanziato dall’Ente Parco. “Grazie all’impegno sinergico degli Assessorati regionali Territorio e Ambiente e Beni culturali, il Parco ed il Comune di Gratteri -ha proseguito Caltagirone – hanno da oggi un nuovo attrattore destinato, grazie al suo linguaggio semplice ma efficace, a costituire un punto fermo anche per la didattica. Il Museo sarà proposto perché diventi parte integrante del percorso del Geoparco Mondiale Unesco Madonie, destinato ad arricchire l’offerta culturale per i visitatori dell’area madonita”. Sulle Madonie dunque arriva un nuovo gioiello che farà sicuramente contenti i turisti, che così avranno altro da vedere e da ammirare nel cuore della Sicilia, ma non soltanto loro.

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