È in fin di vita a Palermo l’ex magistrato Alberto Di Pisa, 78 anni. Dall’ospedale, dove era ricoverato in gravissime condizioni, è stato trasportato in coma nella sua abitazione. Inizialmente si era diffusa la notizia della sua morte che è stata poi rettificata dai familiari.
Le lettere del Corvo
Di Pisa da sostituto procuratore fece parte del pool antimafia di Palermo. Venne coinvolto nella vicenda del “Corvo di Palermo”: l’anonimo che, nell’estate 1989, inviava lettere a alte cariche istituzionali accusando altri magistrati, tra cui Giovanni Falcone, e dirigenti di polizia di aver armato il pentito Totuccio Contorno per stanare i latitanti mafiosi corleonesi.
Di Pisa fu prima condannato in primo grado, poi venne assolto in appello a Caltanissetta. È stato assolto definitivamente nel dicembre 1993 “per non aver commesso il fatto”.
Il magistrato è stato anche procuratore a Termini Imerese e a Marsala. Dopo una lunga malattia, il giudice Alberto Di Pisa era ricoverato all’ospedale Cervello di Palermo. Protagonista della cosiddetta “stagione dei veleni” nel Palazzo di Giustizia del Capoluogo siciliano negli anni della lotta alla mafia condotta da Falcone e Borsellino.
Il curriculum
Ex procuratore a Marsala, membro del pool antimafia voluto da Rocco Chinnici e tra i giudici del maxiprocesso di Palermo. Di Pisa aveva ha lasciato la magistratura nel 2015 per limiti d’età.
Le nuove frasi di Brusca
Di recente il pentito Giovanni Brusca aveva riferito un nuovo dettaglio deponendo da una località segreta al processo per l’omicidio del poliziotto Nino Agostino e di sua moglie Ida Castelluccio, uccisi il 5 agosto 1989: “Ah, se parlasse Di Pisa…”. Così il capo dei capi Totò Riina avrebbe risposto a Giovanni Brusca a proposito della presenza di Totuccio Contorno in Sicilia, nel 1989.
Era stato l’avvocato di parte civile, Fabio Repici, a incalzare Brusca chiedendogli se avesse mai parlato con Riina della presenza di Contorno in Sicilia. Il collaboratore ha risposto: “Ma chiacchiere… si diceva che era stato mandato da Falcone e Di Gennaro per uccidere alcuni soggetti…”.
Da Repici, poi, la domanda diretta: “Ha mai parlato con Riina di un magistrato che si chiama Di Pisa?” E Giovanni Brusca: “Riina mi disse: ah se parlasse Di Pisa… Secondo Riina sarebbero scoppiate diverse problematiche all’interno della procura di Palermo. Che è quello che stava succedendo esattamente in quel momento. Vuol dire che Riina aveva informazioni, notizie da persone a lui fidate provenienti dalla procura di Palermo”.
Il messaggio Musumeci
Anche il presidente della Regione, Nello Musumeci, inizialmente aveva espresso il cordoglio del governo regionale dopo la notizia della morte del giudice, ex procuratore di Marsala, membro del pool antimafia e tra i magistrati del maxiprocesso di Palermo. Notizia che – ribadiamo – è stata smentita dai familiari di Alberto Di Pisa.
L’ex magistrato è in fin di vita, a casa.
Commenta con Facebook