Giuseppe Li Causi, storico di Franco e Ciccio, ha pubblicato in anteprima le foto dei cimeli che andranno a comporre la collezione del museo dedicato ai due intramontabili attori palermitani. Sceneggiature, locandine e costumi di scena messi a disposizione dagli eredi destinati al Museo della Maschera Palermitana che sorgerà a Palazzo Tarallo, nei pressi di Ballarò.
“In questo periodo di restrizioni a causa del Coronavirus – dice Li Causi – stiamo tutti a casa in attesa che torni la normalità. Molte cose si sono fermate, come gli eventi che volevamo organizzare in negli ultimi mesi in omaggio ai grandi Franco e Ciccio. In primis la nascita del museo a loro dedicato dove i figli Maria Letizia e Massimo Benenato, con Giampiero Ingrassia, metteranno a disposizione alcuni dei cimeli appartenuti ai loro papà. Si tratta di abiti di scena, premi, quadri, copioni di film, foto, locandine, strumenti musicali di Franchi e tanto altro.”
Il sogno dello storico, terminata l’emergenza, è proprio quello di inaugurare il museo e di renderlo luogo di incontro e di memoria di un pezzo importante della cultura siciliana. Le scolaresche avranno a disposizione uno spazio multimediale per conoscere e vedere, divertendosi, le mitiche maschere che per circa trent’anni hanno divertito tutta l’Italia e non solo. “Visto quello che stiamo passando – prosegue – voglio regalare ai miei concittadini questa inaugurazione, nel frattempo offro loro una piccola anteprima della collezione pubblicando queste foto”.
Da storico e appassionato in questi anni ha promosso e curato diverse iniziative per ricordare Franco e Ciccio. Tra queste, la rassegna “Due maschere siciliane” organizzata dall’associazione Gruppo Amici del Tempo Libero con 6 appuntamenti dedicati alla proiezione dei film dei due attori.
A Monreale lo scorso anno è andata in scena la cinerassegna “Franco e Ciccio… comici si nasce”. Li Causi si è speso molto anche per ottenere l’intitolazione di una piazzetta antistante al Teatro Biondo e a ridosso di via Venezia.“. La scelta del luogo non è stata casuale: fu Domenico Modugno ad accorgersi del talento del duo comico durante uno spettacolo al Biondo.