“Il governo Crocetta ha assicurato che sta lavorando per l’applicazione delle norme sulla riforma dell’acqua pubblica che non sono state cassate dalla sentenza della Corte Costituzionale. Abbiamo chiesto al presidente Rosario Crocetta e all’assessore all’Energia Vania Contrafatto di accelerare le procedure di verifica della convenzione con Siciliacque per capire se siano stati rispettati tutti i termini contrattuali a partire dagli investimenti e di avviare i controlli sugli altri gestori privati che ancora non sono stati effettuati”.
Lo dice il presidente della commissione Ambiente dell’Ars, Mariella Maggio, al termine dell’audizione di stamani a Palazzo dei Normanni del presidente della Regione e dell’assessore all’Energia convocata per fare il punto sulla riforma dell’acqua pubblica dopo il pronunciamento della Consulta.
“Il governo – aggiunge Maggio – ha riferito che sei mesi fa è stata istituita una commissione per la verifica della convenziona quarantennale con Siciliacque e che i tecnici stanno lavorando. Ma occorre fare presto per dare risposte concrete ai cittadini che spesso sono costretti a pagare tariffe troppo alte e con un servizio non proprio efficiente”.
La commissione Ambiente ha chiesto al governo inoltre di assumere i provvedimenti necessari per far sì che i comuni inadempienti istituiscano le Assemblee territoriali idriche (Ati) che in base alla riforma, approvata dall’Assemblea quasi due anni fa, sono deputate alla gestione pubblica dell’acqua. Al momento sono state costituite tre Ati sulle nove previste dalla normativa. “Su questo fronte – conclude Maggio – il governo ha garantito che attiverà tutti gli strumenti possibili per spingere alla costituzione delle Ati. Per quanto mi riguarda, la commissione Ambiente vigilerà affinché tutto venga fatto in fretta per consentire ai cittadini di avere un servizio idrico di qualità e a tariffe sostenibili”.