A dicembre del 2022 il credito al settore privato non finanziario è cresciuto del 2,0 % su base annua (2,4% alla fine dell’anno precedente).
L’espansione è stata più intensa per le famiglie consumatrici, sospinta dall’incremento sia del credito al consumo sia dei mutui; il contributo di quest’ultima componente è tuttavia diminuito nel corso dell’anno. I finanziamenti alle imprese sono invece aumentati debolmente in presenza di una scarsa domanda di credito per finalità di investimento nel secondo semestre. Nei primi mesi del 2023, in base a dati provvisori, i prestiti alle famiglie hanno continuato ad aumentare; per le imprese, invece, il credito si è ridotto a partire da febbraio.
Andamento della domanda e dell’offerta di credito
Secondo le informazioni fornite dalle banche operanti in Sicilia che partecipano all’indagine regionale sul credito bancario (Regional Bank Lending Survey), dopo l’espansione rilevata nel primo semestre del 2022, nella seconda parte dell’anno le richieste di finanziamenti da parte delle imprese sono diminuite.
E’ quanto emerge dal rapporto annuale “l’Economia della Sicilia” a cura della Banca d’Italia che ha la finalità di presentare studi e documentazione sugli aspetti territoriali dell’economia italiana.
I finanziamenti alle imprese
Secondo il rapporto, pubblicato a giugno di quest’anno con riferimento ai dati 2022, la domanda ha risentito delle minori necessità di finanziamento per finalità di investimento, mentre invece sono cresciute le richieste per soddisfare il fabbisogno di capitale circolante e ristrutturare le posizioni debitorie pregresse. In un contesto caratterizzato dall’aumento dei tassi di interesse, le banche hanno segnalato un rialzo degli spread mediamente applicati ai finanziamenti alle imprese in presenza di una più elevata percezione del rischio.
La domanda dei mutui delle famiglie
La domanda di mutui per l’acquisto di abitazioni da parte delle famiglie, cresciuta nel semestre precedente, si è contratta nella seconda metà del 2022 per effetto soprattutto dell’aumento dei tassi di interesse. Dal lato dell’offerta gli intermediari hanno segnalato una maggiore prudenza nella concessione dei mutui: a fronte di minori vincoli sulle quantità, gli spread sono aumentati.
Fonte: Banca d’Italia Eurosistema – economie regionali – l’economia della Sicilia – rapporto annuale
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