Gli studenti dell’ITI Volta di Palermo sbarcano sul metaverso per dire no alla guerra. Lo fanno attraverso le colonne virtuali del loro giornale “Impreparati”-  Durante una sessione nel metaverso, raccontano la loro visione ed i loro pensieri  rispetto al conflitto che si combatte in Europa centro orientale. Si tratta di una iniziativa, inedita nel mondo scolastico italiano, diretta dal Prof. Gianni Messina, animatore digitale dell’IISS Alessandro Volta, che la dirigente Vincenza Muratore  ha accolto con grande entusiasmo: la sperimentazione sul Metaverso è infatti  in linea con quanto progettato dall’istituto palermitano con i Fondi PNRR.”
Ecco cosa hanno scritto gli studenti sul loro giornale per presentare il video tratto dal metaverso che qui riportiamo.

Impreparati, il giornale dell’Iti Volta nel metaverso per dire no alla guerra

“Venerdì 24 Febbraio, un anno dopo l’inizio della sanguinosa guerra in Ucraina, si è svolta una manifestazione per la pace qui a Palermo, davanti il teatro Politeama, per concludersi alla Zisa. A questa manifestazione hanno partecipato tutte le scuole di Palermo, mostrando bandiere, tappeti e braccialetti con il simbolo della pace”.

Siamo in un momento catastrofico, quasi arrivati al punto di veder scoppiare una guerra mondiale, ma la gente come noi fa di tutto per non permetterlo, queste manifestazioni, che sono importanti, ci permettono di dire qualcosa nel nostro piccolo, facendoci ascoltare dai potenti, sperando di far cessare immediatamente queste assurdità.

Le guerre sono sempre esistite, soprattutto per esigenze di difesa o espansione territoriale con i popoli vicini. Tuttavia, per le sue drammatiche conseguenze, viene spesso ritenuta una reazione irragionevole ed egoista dell’uomo, usata per risolvere i conflitti in maniera violenta al posto della diplomazia. Le guerre recenti, ad esempio, non sono servite a nulla, se non ad aumentare risentimento e violenza.

 

Da Martin Luther King a Ghandi, le icone pacifiste nel racconto degli studenti del Volta

In molti hanno cercato di opporsi alla guerra tramite la via della pace, come Martin Luther KingMadre Teresa di Calcutta o Ghandi, quest’ultimo che con la non violenza ha lanciato una sfida al mondo, dimostrando che si può vincere anche la più dura battaglia senza ricorrere alle armi.

Pensiamo proprio che ai giorni nostri le guerre siano qualcosa di inaccettabile, non che prima lo fossero, ma perché dopo tutti gli sbagli commessi in precedenza l’uomo non ha imparato dai propri errori.
Le guerre non porteranno mai a nulla, solo che forse è troppo difficile risolvere le questioni in modo diplomatico, ancora in pochi lo sanno fare.

La cosa più obbrobriosa è che le guerre non le combattono chi sceglie di farle, ma sempre il popolo, sempre. Il popolo è quello che subisce, non loro. Dovrebbero riflettere su questo.

Per raccogliere le loro riflessioni, gli studenti che portano avanti il giornale Imprerati si sono incontrati online, una sessione scolastica nel metaverso per dire no alla guerra.