Che piaccia o no, non si può parlare di Modica, città barocca patrimonio UNESCO della Val di Noto, senza parlare del suo cioccolato, definito a ragione “oro nero” e caratterizzato dalla classica consistenza granulosa dovuta alla sua lavorazione a bassa temperatura in modo che lo zucchero non si sciolga conferendo la tipica porosità alle tavolette semplici o aromatizzate a “milleungusto“.
Ma il cioccolato non è l’unica tipicità gastronomica modicana. Esistono, infatti, alcuni dolci tipici locali chiamati “impanatigghie“, che derivano dalle impanate a base di carne e verdure. Ciò che rende questi dolci unici nel loro genere è che, pur essendo di dimensioni più piccole rispetto a quelle in versione salata, anche in esse il ripieno è costituito dalla carne il cui gusto viene reso dolce dalla presenza di zucchero, mandorle, uova e cioccolata e aromatizzato con cannella e scorza di limone. Si servono fredde e sono indicate da portare in viaggio o in gita poiché nutrienti e a lunga conservazione grazie alla presenza dello zucchero che ha il potere di conservare a lungo gli alimenti. Poichè la carne è un ingrediente costoso in passato erano considerate , come scriveva Leonardo Sciascia, “dolci signorili” e venivano usati come regalo a parenti di riguardo o estranei, in occasione di onomastici o compleanni o in caso di debiti di gratitudine o convenienza.
Ma non finisce qui. Nel panorama della dolceria modicana, infatti, vi sono altri dolci particolari, le cosiddette “liccumie”, in italiano “leccornie”, che rappresentano la versione “povera” delle precedenti poiché a base di ingredienti meno costosi e , quindi, alla portata di tutti. Simili a dei ravioli di pasta frolla ripieni di una farcia composta da melanzane, zucchero ,mandorle e cioccolato di Modica, sono testimoni dell’incontro tra la cultura araba e la cultura spagnola.
Sebbene la melanzana, infatti, sia la regina della tavola siciliana, come testimoniano alcune preparazioni in cui è protagonista come la caponata e la parmigiana, solo per citarne alcune, di certo è più economica della carne.
In realtà, preparazioni di melanzane e cioccolato trovano riscontro anche altrove in Italia, ad esempio ad Amalfi, tradizionalmente, viene preparata una parmigiana, costituita da strati in cui alle fette di melanzane fritte si alterna il cioccolato.
La ricetta di questo dolce modicano nella sua versione “povera, anticamente preparato dalle suore del Convento di Modica ha alla base alcuni ingredienti che potrete facilmente trovare all’interno della dispensa virtuale di InSicilia, l’e-commerce di prodotti tipici siciliani di qualità da acquistare on-line e ricevere comodamente a casa. In particolare vi suggeriamo la Farina Integrale Siciliana Olentia ,ideale per dolci, ottenuta da grani antichi siciliani moliti a pietra. Fondamentale per la buona riuscita di questa ricetta poi è la Tavoletta di Cioccolato di Modica alla Mandorla con mandorle tostate in pezzi, caratterizzato dall’alta percentuale di cacao minimo 60% al 70% e dal suo classico aspetto granuloso. Usate poi le Mandorle di Sicilia raccolte e sgusciate a mano e una volta pronte vi suggeriamo di accompagnarle con un ottimo Rosolio Siciliano alla Cannella preparato secondo un’antichissima ricetta della nostra tradizione, mettendo in infusione la cannella pregiata di Ceylon, detta anche “regina”, in alcool purissimo dal colore naturale della cannella. Il suo profumo è intenso esalterà l’aroma speziato di questi dolci dal sapore di una volta di cui, di seguito, vi proponiamo la ricetta.
Liccumie modicane
Per la frolla
200 gr. di farina per dolci
2 tuorli di uova di galline allevate all’aperto
100 gr. di burro (o margarina vegetale)
100 gr. di zucchero (di canna)
un pizzico di lievito per dolci (o bicarbonato)
Per la farcia
500 gr . di melanzana
300 gr. di zucchero (di canna)
200 gr. di mandorle
150 gr. di cioccolata di Modica
la scorza grattugiata di un limone non trattato
cannella in polvere
Per decorare :cannella e zucchero a velo
Impastate il burro (o margarina) con la farina in modo da ottenere un composto “sabbiato”. Quindi unite lo zucchero, le uova e, infine, il lievito. Fate una palla e lasciate riposare in frigo coperta da una pellicola trasparente. Nel frattempo lavate e sbucciate la melanzana e tagliatela in pezzi di media grandezza. Cuoceteli in forno fino a quando saranno ammorbiditi da poter essere passati al passapomodoro in modo da eliminare i semi e ottenere un composto dalla consistenza “cremosa”. Quindi unite le mandorle tostate in forno e pestate al mortaio, la cioccolata sciolta a bagnomaria, la scorza di limone e la cannella. Lavorate insieme tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo, quasi gelatinoso. A questo punto potete stendere la pasta frolla in una sfoglia di circa un centimetro e tagliate con un “coppapasta” dentellato dei dischi al cui centro metterete un cucchiaio di composto. Sovrapponete un secondo disco di frolla e sigillate pizzicando la pasta con le dita o con i rebbi di una forchetta ( o se l’avete potete aiutarvi con un’apposita pinza per dolci). Con delle forbici praticate un piccolo taglio al centro in modo da non fare creare bolle o uscire il composto e ponetevi nel centro un pizzico di cannella. Infornate a 200° un quarto d’ora circa. Una volta cotte, fatele raffreddare e spolveratele di zucchero a velo e cannella. Servitele a temperatura ambiente.