I lavoratori della Sispi, che si occupano conduzione tecnica del Sistema informatico e telematico comunale del Comune di Palermo, incroceranno le braccia il 9 ottobre, con il blocco totale dei servizi e dell’attività. Fiom Cgil e Fim Cisl hanno proclamato una giornata di sciopero dopo aver constatato che le garanzie e gli impegni presi dal Comune, per i quali era stato sospeso lo sciopero del 24 luglio, non sono andati a buon fine. La vertenza si basa su una possibile decurtazione dei salari dei lavoratori, In merito a questo, è arrivato ieri un comunicato congiunto dei consiglieri comunali del gruppo misto di Palermo.
“In merito alla vertenza SiSpi, che ha portato le sigle sindacali a proclamare uno sciopero per il prossimo 9 ottobre, chiediamo pubblicamente che l’Amministrazione Comunale e la Società SiSpi agiscano con coerenza rispetto a quanto dichiarato oggi dal Direttore Generale Vicario del Comune durante l’audizione congiunta delle commissioni consiliari Bilancio e Partecipate”. Lo dichiarano in una nota congiunta i consiglieri Carmelo Miceli e Massimo Giaconia del Gruppo Misto, Mariangela Di Gangi del Partito Democratico e Concetta Amella del Movimento 5 Stelle.
Il comunicato
“Le parole del Direttore Vicario, infatti, non lasciano dubbi sulla circostanza che – come di Suo avviso – l’Azione 18 del Piano di Riequilibrio consente alle società partecipate di applicare i tagli previsti solo dopo che sia stata sottoscritta una nuova contrattazione di secondo livello – si legge nel comunicato – mentre le clausole e i diritti acquisiti dai lavoratori in virtù della contrattazione collettiva attualmente in vigore devono continuare ad essere rispettati fino a quando non si darà corso ad un nuovo contratto di secondo livello”.
Il piano di riequilibrio
Continua la nota: “Questa corretta interpretazione del Piano di Riequilibrio, che come forze politiche abbiamo sempre sostenuto nelle varie sedi di confronto con l’Amministrazione e la Società, è la stessa che i sindacati hanno costantemente richiamato da un lato per denunciare l’illegittimità dei tagli già effettuati sui lavoratori SiSpi e, dall’altro, per anticipare il contenzioso cui daranno corso contro la Società se non si arriverà ad una composizione bonaria della vertenza. Alla luce dell’importante novità odierna, dunque, chiediamo che l’Amministrazione ordini immediatamente alla Governance di SiSpi di revocare tutti quei provvedimenti, lesivi dei diritti dei lavoratori, che sono stati già adottati in contrasto con la contrattazione di secondo livello, ancora vigente. Nella certezza che, ove tale ordine non dovesse arrivare, in continuità con la sensibilità e l’attenzione finora dimostrata, la Governance di SiSpi non esisterà un solo istante a procedere autonomamente in tal senso”.
Commenta con Facebook