“La disposizione impartita dal sindaco di Bagheria, che blocca il pagamento degli stipendi dei dipendenti nel corso della gestione provvisoria, è del tutto illegittima, in palese violazione dell’articolo 163 che prevede in maniera chiara e inequivocabile che durante la gestione provvisoria le spese di personale debbano essere pagate”. A dichiararlo sono il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo e il segretario della Fp Cgil Palermo Giovanni Cammuca, che diffidano il dirigente del settore Personale del Comune a pagare regolarmente gli stipendi ai 380 dipendenti e “a non dare seguito alla disposizione diramate dal sindaco”.
La presa di posizione arriva dopo la sospensione del pagamento degli stipendi al personale disposta dal sindaco, Patrizio Cinque, fino all’approvazione del bilancio previsionale 2017-2019. In una lettera inviata oggi al dirigente del settore personale del Comune, alla Procura della Repubblica di Termini Imerese, alla Procura generale della Corte dei Conti, al ministero degli Interni, al prefetto e all’Ispettorato della Funzione pubblica di Roma e all’assessorato per le Autonomie locali, Cgil Palermo e Fp Cgil Palermo sottolineano la possibile configurazione del reato di abuso d’ufficio e il danno erariale che potrà derivare dai ricorsi e dalle richieste di risarcimento danni dei dipendenti. Cgil e Fp
Secondo il sindacato, la decisione presa dal primo cittadino di Bagheria è priva di ogni presupposto giuridico.
“Nel provvedimento non è riportata alcuna motivazione, né in punto di fatto né in punto di diritto – aggiungono Campo e Cammuca – E’ in palese violazione di legge e in considerazione del danno che provocherà tanto ai dipendenti, quanto allo stesso ente nel caso di contenziosi collettivi, potrebbe configurarsi come un vero e proprio abuso d’ufficio. Si fa solo un lacunoso riferimento ‘al grave ritardo accumulato per la redazione dei documenti contabili relativi agli anni 2013-2014-2015-2016 e 2017’”.
La Cgil apprende, inoltre, dalle notizie diffuse oggi, che il ministero degli Interni aveva dato al Comune 120 giorni di tempo, con decorrenza 5 agosto, per approvare i bilanci di previsione e i conti consuntivi degli anni precedenti. E che fino ad oggi l’ente non ha ancora provveduto all’approvazione dei documenti contabili, trovandosi in gestione provvisoria e quindi, come prescritto dalla Corte dei Conti, nella possibilità di svolgere solo “spese derivanti da provvedimenti giudiziari esecutivi, tassativamente regolate dalla legge o quelle necessarie a evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all’ente” ( prima parte del comma 2, dell’articolo 163 del Dlgs. 267/200).
Ma c’è una seconda parte del comma dell’art.163 che dispone che nel corso della gestione provvisoria l’ente possa disporre pagamenti per le spese del personale. Secondo Cgil e Fp l’azione appare come una vera e propria illegittima irrogazione di sanzione disciplinare per tutti i dipendenti dell’Ente o, peggio, come un indebito “strumento di pressione”. “Appare superfluo segnalare – aggiungono i due sindacalisti – come la disposizione e le dichiarazioni del sindaco abbiano generato un allarme sociale in tutte quelle famiglie che, da qui e “fino all’approvazione del bilancio di previsione 2017 non avranno come onorare gli impegni finanziari e di che vivere”
Alle istituzioni in indirizzo, il sindacato chiede di adottare tutti gli atti e le azioni necessarie perché venga garantito il diritto costituzionale e contrattuale alla retribuzione e perché cessi quella che costituisce una vera e propria, oltre che consapevole, violazione delle legge.
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