Un Palermo cinico e spietato fino al novantesimo si fa recupera in extremis dalla Samp di Giampaolo. A Marassi finisce 1 a 1, ma il pareggio dei doriani arriva a tempo ampiamente scaduto.
Alla faccia del gioco spettacolare e del calcio champagne, De Zerbi anche a Genova, contro la Samp, ha impostato una partita accorta, con l’obiettivo di colpire in contropiede. Operazione quasi riuscita, se è vero che, sulla scia di Bergamo, un solo gol nel secondo tempo stava per regalare al Palermo tre punti fondamentali.
Il leit motive è sempre lo stesso e comincia a diventare un marchio di fabbrica nelle trasferte dei rosanero. Gli avversari attaccano, il Palermo segna.
Succede anche a Marassi. Proprio nel momento in cui la Samp gioca meglio, arriva il gol dei rosanero con Nestorovsky. Aleesami recupera palla, la mette al centro dell’area per l’attaccante che, tutto solo, batte il portiere della Samp senza particolari problemi.
Comincia l’assedio della Samp di Giampaolo, in profonda crisi dopo l’avvio brillante. Ma il Palermo di De Zerbi è squadra quadrata che ha imparato a soffrire e che comincia a beneficiare della classe cristallina di Alessandro Diamanti.
Il Palermo soffre, soprattutto dopo l’espulsione di Gazzi nei minuti di recupero. Al 94esimo il portiere rosanero salva il risultato con un miracolo, ma non può niente sulla prodezza di Bruno Fernadenz. Un bolide da fuori area che gela il Palermo e salva la panchina di Giampaolo.
Beffa per il Palermo che con il punto di Marassi sale a quota 6 in classifica.