Luca Vernengo, in arte Luker, ha le idee chiare quando parla di musica, passione di cui ha fatto un lavoro che gli ha permesso di ottenere traguardi importanti nonostante la giovane età.
La carriera di Luker, cantante diciannovenne palermitano, inizia quando era soltanto un bambino di 12 anni senza alcuna conoscenza della musica ma con una forte voglia di esprimere le proprie emozioni. Così studia da autodidatta e inizia a scrivere i primi brani firmandone testi e musica. Il primo singolo, Distance Love, scritto nel 2013 ma pubblicato soltanto nel 2015 a causa dell’indecisione del giovane artista, ha superato le centomila visualizzazioni su Youtube.
Il 10 gennaio è uscito il suo ultimo singolo, dal titolo “Lascia che sia”, disponibile online su Spotify e Youtube. Si tratta di un lavoro nato dalla necessità di esplorare il mondo del pop, pur senza abbandonare le radici hip hop da cui è nato.
Ma lui non ama le etichette e respinge chi tenta di identificarlo con un genere ben preciso. La sua musica è espressione di influenze diverse confluite in un unico sound in cui convivono elementi rap, pop e trap.
Noi di BlogSicilia lo abbiamo contattato per conoscere meglio questo cantautore nostrano che viene dal basso e per il quale la strada è stata sempre in salita.
“Ho iniziato per strada come tanti facendo hip hop, le mie radici sono quelle. Facevo freestyle con gli amici. Non ho avuto un’infanzia semplice, ho conosciuto la povertà e il dramma di mettere il pranzo con la cena.
In uno dei miei pezzi dal titolo “Ricorderò” parlo di questo aspetto usando metafore crude ma efficaci come “una mela in due” perché volevo trasferire le sensazioni che ho vissuto.
In “Volare su due ruote” invece parlo della disabilità, una problematica che ha segnato la mia vita perché ho un fratello che vive sulla sedia a rotelle. Parlo del mio rapporto speciale con lui, della disabilità vista come segno di unicità e non di emarginazione. E’ anche un inno al coraggio per tutti coloro che si sentono diversi”
Nell’ultimo singolo “Lascia che sia” Luker ha voluto cambiare decisamente registro sia dal punto di vista dei contenuti sia da quello musicale.
“In questo brano parlo di una storia d’amore non corrisposta inserita sullo sfondo della tematica del tempo che qui è inteso come un andare avanti senza fermarsi. In questo scenario ho voluto dipingere una situazione quasi tragicomica di un ragazzo illuso, innamorato di una ragazza che inizialmente sembrava ricambiare l’interesse ma poi…”
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