A Palermo Decathlon non arriverà. La notizia è stata ufficializzata ieri dopo che gli uffici del Suap hanno disposto lo stop alla pratica per l’ottenimento del permesso di costruire “per incompatibilità urbanistica”.
Il megastore avrebbe dovuto sorgere nell’ex stabilimento Coca Cola, a Partanna Mondello.
Il ‘no’ del Comune arriva quindi quasi due anni dopo la presentazione della richiesta di costruzione. L’investimento previsto era di 20 milioni di euro, un centinaio le assunzioni che Decathlon avrebbe fatto.
Intanto il colosso norvegese, nonostante il no degli uffici, non si perde d’animo e continuerà a cercare un altro sito in cui mettere su uno store. “Rinnoviamo il nostro interesse a raggiungere gli sportivi palermitani – scrive l’azienda – con uno o più punti vendita. La recente notizia non cambia le nostre intenzioni”.
Ma ieri la notizia ha generato in rete aspre polemiche nei confronti della giunta Orlando e sul no dopo due anni, le proteste arrivano anche da pezzi della maggioranza che sostiene il sindaco Orlando. “Il caso Decathlon – dice Dario Chinnici, capogruppo di Italia Viva in Consiglio comunale e coordinatore provinciale – dimostra cosa non va a Palermo. Perchè la politica non ha offerto una alternativa? Perchè non è stato possibile approvare una variante urbanistica? Sono domande di buon senso che ogni palermitano si fa con sconforto e preoccupazione”. La presa di posizione di Chinnici è emblematica poichè l’assessore di riferimento è proprio Leopoldo Piampiano in quota Italia Viva.
Al coro delle protesta si aggiunge anche Forza Italia secondo cui si sarebbe consumato è “l’ennesimo esempio di immobilismo e menefreghismo del Comune impantanato nella burocrazia a scapito dell’economia reale”. Il diniego del Comune di Palermo alla richiesta del colosso Decathlon di poter costruire un proprio punto vendita di prodotti dello sport nell’area ex Coca cola di Partanna Mondello, per problemi di destinazione urbanistica, ha registrato la protesta di Forza Italia contro un provvedimento che fa sfumare un centinaio di nuovi posti di lavoro. In una nota il consigliere comunale Andrea Mineo, coordinatore regionale dei giovani azzurri e il capogruppo della VII circoscrizione, Pietro Gottuso esprimono il loro disappunto per una decisione “che penalizza l’occupazione e l’economia cittadina”.
“Per l’ennesima volta – dice Mineo – ci troviamo ad affrontare la crisi dei comparti economici scoprendo, ma già lo sapevamo, che siamo in mano alla burocrazia che fa e disfa a proprio piacimento bloccando di fatto il sistema produttivo ed economico. Ci sono voluti due anni per dare un parere negativo a Decathlon. Stessa cosa era successa per Ikea con un tira e molla che dura da anni. E’ inconcepibile poi – aggiunge Mineo – che una buona amministrazione pubblica che, a parole, ha a cuore le sorti dell’economia cittadina, dopo due anni di silenzio, non riesca a proporre dei siti alternativi per far nascere attività che producono buona economia e posti di lavoro. Forza Italia chiederà un dibattito d’aula alla presenza del sindaco e degli assessori competenti per parlare di questi temi importantissimi per la nostra città. Non si può più aspettare perché Palermo soffre una crisi mai vista anche, purtroppo, per colpa del covid e non possiamo stare a guardare mentre l’amministrazione comunale impedisce l’insediamento di attività produttive”.
“Nessuna valutazione di tipo politico o di altra natura – ha spiegato l’assessore Piampiano – può e deve interferire con una valutazione tecnica e di legittimità formale che compete unicamente agli uffici, che hanno correttamente sottoposto questa pratica ad un’analisi approfondita e circostanziata”.
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