No a faide interne al così detto ‘nuovo centro’, quella formazione che si sta ricostruendo nell’ambito di un rinnovato centrodestra che si prepara ad altre sfide. E’ il mantra di queste ore successive al voto per le europee e precedenti al rimpasto nella giunta Musumeci.
Un nuovo centro che ha tante anime e tante visioni e fra queste c’è certamente quella di Saverio Romano il cui risultatio elettorale, anche se non eletto, è andato oltre le previsioni. Quasi 74 mila voti ed una sconfitta di misura costringono l’ex sottosegretario a continuare. Costringono perché chi lo ha votato lo inchioda ‘amichevolmente’ alla sua responsabilità politica. Certo un dato politico sembra consolidato: sono mancati i voti che ci si attendevano da Palermo e sono quelli ad aver fatto la differenza in negativo. Ma il no ad una sorta di resa dei conti interna ventilata in queste ore arriva proprio da Saverio Romano.
‘Il risultato elettorale delle Europee ha dimostrato la forza di un progetto politico di Centro che ora – dice Romano – va rinforzato sulla base di presupposti indispensabili. Il mio più sentito grazie va agli oltre 73 mila elettori che hanno scritto il mio nome sulla scheda, e che mi esortano a proseguire nel percorso intrapreso”.
Ma il passaggio fondamentale della breve dichiarazione arriva in chiusura: “Confermiamo ancora una volta il nostro più convinto sostegno e apprezzamento al presidente Nello Musumeci e la piena fiducia agli assessori che rappresentano in giunta la nostra comunità politica”.
Il riferimento è certamente a Toto Cordaro e Roberto Lagalla dai quali, inutile negarlo anche se lui non lo dice, Romano si aspettava di più. Ma il centro deve restare unito, tanto più che anche dalla Presidenza della Regione arrivano conferme sul percorso politico intrapreso sia a livello di coalizione locale e in prospettiva nazionale che di governo regionale.