Daniela Scimeca ritorna in libreria con la seconda edizione del suo fortunato thriller storico, la conferma di un successo, Il mistero della tomba di Federico II (Bonfirraro editore) finalista, fra l’altro, al premio La Giara 2013, indetto dalla Rai. Visto il successo della prima edizione, l’importanza e l’interesse per il protagonista, è in uscita la nuova edizione, da giugno in libreria. La nuova edizione è uscita in anteprima nazionale in occasione della 31ma edizione del Salone Internazionale del libro di Torino, svoltosi dal 10 al 14 maggio scorso.
La casa editrice Bonfirraro ha voluto fortemente che la presentazione ufficiale del libro avvenisse venerdì 8 giugno prossimo venturo alle ore 19.30, a Palermo, in occasione della manifestazione libraria “Una Marina di Libri” che, come ogni anno, si tiene all’interno dell’Orto Botanico di Palermo, dove l’editore sarà presente con un proprio stand come gli anni precedenti. Durante la presentazione interverranno l’editore Salvo Bonfirraro, la giornalista de La Repubblica Paola Pottino, e le letture di alcuni brani saranno curate dai ragazzi del Liceo Scienze Umane “Danilo Dolci” di Palermo.
Certi libri sono sempre vivi se noi li manteniamo tali, e questo è uno di quei libri che non passa mai di moda e resta sulla breccia e sugli scaffali delle migliori librerie per essere venduti.
Daniela Scimeca, innammorata della propria città, si è occupata di fatti storici inerenti, appunto, la sua Palermo. Ha indagato all’interno di vicende spesso misteriose e caratterizzate da un alone di segretezza. L’utrice afferma: «Certamente fare un’indagine così complessa, quindi andare a scavare tra le stratificazioni del passato, ti dà delle emozioni molto forti, ma soprattutto la consapevolezza del contesto in cui viviamo che è molto stratificato. Ho attinto dalla cultura dei popoli, ho fatta mia la consapevolezza di non perdere questa ricchezza, che abbiamo guadagnato nei secoli e di trasmetterla anche attraverso il mio libro. Palermo è una città che, nonostante le sue pecche e contraddizioni, rimane una bellissima città. Personalmente ho scelto di rimanere a Palermo non solo perché mi piace, ma anche per cercare di dare un contributo per cambiare le cose, lamentarsi non serve a niente. Bisogna, secondo me essere un poco più propositivi. Federico II sarebbe così sconvolto che rimarrebbe senza parole, ai suoi tempi Palermo era una grande città e un punto di riferimento non solo sociale, ma anche culturale. Lui aveva una corte piena di letterati, poeti, scienziati, matematici, filosofi. Credo che Palermo abbia perso questo ruolo ed è un peccato. Se noi pensiamo quello che sta succedendo in Medio Oriente e in Nord Africa, per la sua posizione geografica Palermo avrebbe potuto essere nei secoli il punto di riferimento e di mediazione per i popoli».
Romanzo storico con propensioni alla spy story, Il mistero della tomba di Federico II gode di una apprezzabile “fabula” e di un altrettanto credibile intreccio che tiene ben presente la ritmica del thriller mainstream dalle implicazioni archeologiche, con un sincero tentativo di presentare arcani anagrammati non troppo rimasticati. Tutte caratteristiche molto probabilmente riferibili alla passione che l’autrice nutre verso la storia gloriosa della sua regione d’origine. Uno sforzo narrativo premiato dal pubblico, quello della Scimeca, che ancora oggi riscontra un notevole interesse e successo. Per questo motivo l’editore Bonfirraro ha deciso di procedere con la seconda edizione, dopo la prima che ha avuto una serie di fortunate ristampe.
Il libro:
Palermo, gennaio 2003. La professoressa Caterina Albini, districandosi nel traffico cittadino, giunge con la sua automobile nei pressi della facoltà di Lettere dopo le 9,00. Parcheggia poco distante, preferendo così immergersi nei suoi pensieri facendo due passi. È determinata a riprendere il suo lavoro di ricercatrice al dipartimento di Latino medioevale. Assorta nel suo vissuto interiore, sperimenta gli strascichi della perdita recente di suo padre, causa del suo momentaneo torpore professionale. Antonio, il segretario del dipartimento, sempre gentile e premuroso, è l’involontario strumento che il disegno degli eventi utilizza per fargli recapitare una breve comunicazione in busta chiusa ed espressamente indirizzata a lei. Si tratta di una lettera proveniente dalla diocesi di Palermo, nella quale il vescovo ausiliare Guido Bertoni le chiede di incontrarla personalmente per illustrarle una questione, la cui risoluzione dipende proprio dalla collaborazione della professoressa. L’appuntamento è fissato per il 20 gennaio alle 11,00…
L’autrice:
Vive a Palermo, è laureata in lettere e insegna al liceo. Nel 1996 ha vinto il Primo Premio di Giornalismo giovanile “Dario Arrigo”, ha collaborato con la rivista Biblìon con pubblicazioni di carattere didattico. Nel 2010 ha pubblicato il romanzo La lunga marcia verso casa, che ha ricevuto il Premio della Critica al Concorso Nazionale Val di Magra “Roberto Micheloni”. Nello stesso anno, il suo racconto La visita è stato inserito nella raccolta “È solo poesia”. Nel 2014, al concorso internazionale “Nat Scammacca”, ha ricevuto una segnalazione di merito per il racconto Samir e gli altri inserito nell’antologia “Erice e Nat”. Collabora con varie associazioni culturali, organizza laboratori di lettura per bambini, è lettrice volontaria nel progetto ministeriale Libriamoci.
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