Con il mese di maggio alle porte, tradizionalmente mariano nella Chiesa cattolica romana, che pone sé stessa sotto la protezione della Vergine, Papa Francesco esorta i fedeli a riscoprire nella famiglia la preghiera per eccellenza rivolta alla Vergine, il Santo Rosario, il più bel fascio di rose – secondo la tradizione – che ciascuno possa dedicare alla Madonna.
Papa Francesco, con una sua lettera ai fedeli di Santa Romana Chiesa invita a pregare nell’attuale condizione domestica per privilegiare anche questo particolare contesto, da valorizzare tanto individualmente quanto con gli altri componenti familiari.
Invita i fedeli a recitare il Santo Rosario con semplicità (secondo Luigi Sturzo, la contemplazione dei misteri del Rosario era del resto “esempio vivo della famiglia cristiana e delle virtù casalinghe”), avvalendosi anche dell’ausilio reso possibile da alcuni schemi tratti dalla rete internet e che agevolano la preghiera personale e familiare.
Assicurandoci alle sue preghiere, il Pontefice chiede il favore di contraccambiare col cuore la preghiera personale, testimoniando proprio in questa dimensione spirituale l’unità della Chiesa malgrado l’attuale limitazione che deriva dalle misure di contenimento della trasmissione del virus.
Al Santo Rosario, seguono due preghiere personalmente formulate dal Santo Padre e dedicate alla Vergine. Nella seconda, in particolare, è evidente il riferimento al Salve Regina, là dove s’invoca Maria Vergine con la formula “volgi a noi i tuoi occhi misericordiosi in questa pandemia del coronavirus”.
In questa preghiera c’è tutto l’abbraccio della Chiesa ai vari fedeli colpiti dalla prova nell’attuale emergenza sanitaria, i defunti e i loro congiunti, le persone ammalate, anzitutto. E poi i medici, gli infermieri, il personale sanitario e i volontari, veri cirenei del tempo presente nel soccorrere chi porta la croce della prova.
Il Pontefice non manca di invocare i benefici della intercessione mariana verso i Responsabili delle Nazioni “perché operino con saggezza, sollecitudine e generosità”. Una preghiera che confida nella beata intercessione di Maria affinché, in definitiva, “la mano onnipotente” di Dio liberi da questa terribile epidemia per riprendere in serenità il corso normale della vita.
L’altra preghiera si rivolge a Maria, “Salvezza del popolo romano”, facendo memoria di essere stata colei che, presso la Croce di suo figlio Gesù, mantenne ferma la fede. Ecco il link del Vaticano dove è possibile leggere il testo integrale della Lettera di Papa Francesco e delle due preghiere alla Madonna.
w2.vatican.va/content/francesco/it/letters/2020/documents/papa-francesco_20200425_lettera-mesedimaggio.html
Il primo Maggio, inoltre, l’Italia sarà affidata alla speciale protezione di Maria nella Basilica di Caravaggio, in provincia di Bergamo, un contesto dal forte legame simbolico, trattandosi di una realtà particolarmente colpita dall’emergenza del coronavirus.
Sarà l’occasione per i cristiani di rinnovare un momento di preghiera intenso e confidare nella relazione che più d’ogni altra li congiunge al cielo.