“Vi invio questo video nella speranza che una maggiora divulgazione possa far aprire seriamente e fattivamente gli occhi su una questione che nel 2017 è a mio parere insostenibile”. Il mittente di questo messaggio è Dario Bruno, fotografo e creativo palermitano che lavora nel mondo dell’immagine e della fotografia, un giovane che ama guardarsi intorno e riflettere su quanto lo circonda.
La riflessione di Dario Bruno riguarda il litorale palermitano di Romagnolo. Bruno ha girato e diffuso un video accompagnato da questo testo. Ecco cosa scrive:
“Quello che riguarda l’approccio che i palermitani hanno con il loro mare mi è sempre stato molto a cuore, soprattutto perché è chiaro che i palermitani rifiutino il mare e soprattutto non lo rivendicano e non lo pretendano.
Negli ultimi 50 anni ci siamo scannati per trovare un buco libero nella spiaggia di Mondello, che per dimensioni non potrà mai soddisfare l’intera città, inveendo spesso contro chi ne occupa, ogni estate, con le famigerate cabine (sempre meno per la verità) la quasi totalità della superficie. Anche alcuni amministratori si sono fatti portavoce di questa campagna contro la società che ha in concessione da un secolo questa spiaggia.
Ma cosa sarebbe oggi Mondello se non fosse mai stata data in concessione a un privato? Probabilmente sarebbe come sono oggi tutte le altre spiagge di Palermo. Arenella, Vergine Maria, Acqua Santa e Romagnolo.
Romagnolo è la VERA spiaggia di Palermo, un litorale chilometrico e potenzialmente splendido totalmente abbandonato da decenni, dimenticato da chi amministra la città, incapaci di valorizzarlo e mantenerlo e dai suoi cittadini, alcuni dei quali ne ricordano l’esistenza solo per depredarlo e trattarlo come discarica.
Domenica ho deciso di percorrere un tratto della costa di Romagnolo, da solo con un iphone per documentare ciò che si presentava ai miei occhi.
A me personalmente si spezza il cuore a vedere il trattamento che riserviamo all’incredibile risorsa di cui disponiamo.
Vorrei che questo video che per qualcuno non mostrerà nulla di nuovo ma che a molti (ne sono certo) farò vedere qualcosa che non si aspettano. Vorrei che venisse condiviso non perché sia chissà quale incredibile documentario ma solo perché si diffonda una consapevolezza fra tutti i cittadini che amano questa città e che sperano in un futuro migliore.
Se fossi sindaco, assessore, consigliere di Palermo, non riuscirei a chiudere occhio, sapendo di un simile scempio.
Vorrei che Romagnolo diventasse la spiaggia dei palermitani e alla luce dei tentativi fatti e falliti, credo che l’unica strada percorribile sia la concessione a privati che devono essere messi nelle migliori condizioni di fare impresa, nel rispetto delle leggi e del luogo di cui saranno responsabili per la manutenzione ordinaria, successiva ad una bonifica profonda, da parte delle istituzioni pubbliche”.