E’ arrivata al porto di Palermo la Nave della legalità con a bordo i mille ragazzi che hanno viaggiato tutta la notte partendo da Civitavecchia dopo il saluto del capo dello stato Sergio Mattarella. Ad accoglierli il presidente della Camera Roberto Fico, la presidente della Fondazione Falcone, Maria Falcone, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il vicepresidente del Csm Giuseppe Legnini.
“Ci sono ancora tante cose che dobbiamo accertare, tanti misteri intorno alle stragi. La storia dei nemici della mafia uccisi solo dalla mafia ha bisogno di altre importati acquisizioni” ha detto l’ex presidente del Senato Pietro Grasso nel corso degli incontri che si sono svolti sulla Nave della Legalità. “E’ una verità che va cercata, lo abbiamo giurato davanti a quelle tombe che non ci saremmo fermati fino a quando non avremmo trovato i responsabili”, ha concluso.
Oggi a Palermo anche il ministro dell’Interno Marco Minniti e il capo della polizia Franco Gabrielli parteciperanno alle manifestazioni del XXVI anniversario della strage di Capaci dedicate quest’anno agli uomini delle scorte di Falcone e Borsellino morti nell’adempimento del dovere.
Minniti e Gabrielli sono alle 9.15 alla Stele eretta a Capaci sul luogo dell’attentato del 23 maggio 1992 per deporre una corona di alloro, poi al Giardino della Memoria inaugurato l’anno scorso sotto l’autostrada sventrata dal tritolo per la strage. Successivamente partecipano alla cerimonia organizzata dal Ministero dell’Istruzione, dalla Fondazione Falcone e dalla Polizia nell’aula bunker dell’Ucciardone e al termine alla caserma della Polizia di Stato “Lungaro”, a Palermo per la consueta messa in ricordo degli uomini e delle donne della polizia di stato morti per difendere i magistrati.
La giornata di oggi si svolgà come ormai è tradizione. Ad aprirla, come detto, l’arrivo della nave della legalità al Porto di Palermo dalla quale quest’anno sbarcano oltre mille giovani. Partita da Civitavecchia ieri la nave è il culmine della manifestazione organizzata dal Ministero dell’Istruzione e dalla Fondazione Falcone che quest’anno ha coinvolto 70 mila ragazzi.
Dal porto ci si sposta in aula Bunker per l’incontro che segna ogni anno la mattina del 23 maggio. “A 26 anni dalle stragi di via D’Amelio e Capaci abbiamo portato qui 1000 studenti per far capire loro cosa è successo ed educarli alla legalità che è una precondizione per una convivenza civile e democratica -. ha detto il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli -. Quest’anno sono orgogliosa perché abbiamo deciso di ricordare non solo i giudici Falcone e Borsellino ma anche la loro scorta. Otto persone hanno perso la vita è ciò deve far capire ai ragazzi che le forze di Polizia tutelano la libertà e quindi la democrazia”.
“Mi emoziona avere qui quest’anno anche due vedove, una di loro, nonostante il dolore, ha deciso di rimanere a vivere a Palermo: mi auguro che questo possa insegnare ai ragazzi che di fronte a questi temi non ci si deve girare dall’altra parte. I ragazzi torneranno a casa dopo questa esperienza con occhi diversi, più forti e formati e in grado di vivere la loro vita in modo critico. E’ un prezioso dono questo viaggio”. I volti e i nomi degli 8 angeli della scorta campeggiano nello stendardo dispiegato sulla Nave.
Significativo il messaggio del Presidente della Repubblica, il palermitano Sergio Mattarella. “E’ importante la testimonianza che state portando: ricordiamo con riconoscenza Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e con loro Paolo Borsellino: tra il 23 maggio e il 19 luglio passano poche settimane, una stagione tragica per il nostro paese da non dimenticare per fare motivo continuo di impegno”.
“Falcone e Borsellino erano legati tra loro dall’impegno per la giustizia e dalla modernità di metodi di lavoro, dai valori e dall’amicizia personale: insieme a loro e a Francesca Morvillo ricordiamo i loro angeli custodi, anche io li ricordo uno per uno”, ha detto il capo dello Stato facendo i nomi degli 8 uomini e donne della scorta morti nelle stragi di Capaci e di via d’Amelio. Mattarella ha stretto la mano a Tina Montinaro, vedova di uno degli agenti uccisi.
Con Falcone e Borsellino Mattarella ha ricordato “gli angeli custodi, quei ragazzi che tutelavano anche la nostra libertà, quei giovani hanno tutelato, difeso, garantito la vostra libertà crescita, il vostri futuro, li ricordiamo con riconoscenza e affetto, ringraziando i loro familiari”.
“La solidarietà si deve trasformare in impegno come voi ragazzi state facendo con questa vostra traversata: un impegno di tutti contro le mafie, dell’intera comunità nazionale non solo delle forze dell’ordine e della magistratura. La vostra presenza rappresenta tutti noi: buona traversata ragazzi”.
Come tradizione dopo l’Aula bunker toccherà ai cortei che partiranno sia dalla stessa Aula Bunker che da via D’amelio per giungere tutti all’Albero Falcone dove, all’ora esatta della strage, si terrà il minuto di silenzio in ricordo delle vittime.
Numerosissime le manifestazioni colletarali non per questo meno significative a partire dal video presentato ieri sera dalla Guardia di Finanza intitolato ‘Le fiamme dell Pool’ che racconta il connubbio investigativo proprio fra il pool antimafia di Giovanni Falcone e la Guardia di Finanza.
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