Primo e forse unico vero confronto a 5 fra i candidati presidente della Regione. A mettere tutti insieme è stata Lucia Annunziata nella sua trasmissione ‘in mezz’ora’ di Rai 3 che per l’occasione raddoppia e diventa in un’ora. Un confronto che parte dai luoghi comuni e dalle ovvietà. E’ l’Annunziata a mettere in campo subito gli studi che parlano di una Sicilia agli ultimi posti in Europa per competitività, ai primi per cittadini residenti all’estero e con cinque volte i dipendenti regionali della Lombardia.
Nulla di nuovo sotto il sole. Roberto la Rosa presenta il progetto per l’indipendenza economica della Sicilia e definisce la scarsa conoscenza del suo movimento come punto debole, Musumeci non trova un suo punto debole alla domanda della Annunziata e al contrario parla della sua intransigenza, Cancelleri definisce il falso mito della loro incapacità a governare l’ostacolo maggiore, poi Micari e Fava si confrontano sulla ‘titolarità’ dell’essere di sinistra con fava che torna sistematicamente sul fatto che il punto forte del centrosinistra sia ‘non votate fava’ e definisce l’atteggiamento ‘un po’ poco per un campagna elettorale’.
Si replicano, di fatto, i temi degli ultimi 15 o 20 giorni senza nulla aggiungere. La Annunziata, da giornalista di sinistra, lancia quasi subito il servizio sugli ‘impresentabili’ nel quale Musumeci viene definito il ‘fascista perbene al quale sono imposti i candidati che controllano il territorio’.
Completamente scollegata dalla realtà siciliana la Annunziata mette a confronto Fava e Musumeci esponenti dell’Antimafia di sinistra e di destra nella sua ricostruzione con Fava che torna a lanciare accuse a candidato come Riccardo Pellegrino (persona diversa da Stefano Pellegrino avvocato omonimo solo nel cognome e candidato in Forza Italia nel collegio di Trapani ndr), ‘con certificato penale pulito ma con idee che lo porterebbero vicino alla cultura mafiosa secondo le intercettazioni’.
Per Musumeci arriva la domanda sugli impresentabili e sulla coerenza del candidato in questa condizione “ha ragione l’onorevole Fava, è un problema politico ma anche giuridico. Ho denunciato io la realtà politico in settanta anni. Il problema è di carattere etico. Se il caso, ad esempio, di Pellegrino non è contemplato fra gli incandidabili dalla legge come si può impedirgli di candidarsi. per risolvere dobbiamo modificare la normativa”
Per Fava “Il candidato presidente non dovrebbe consentirlo e dire se c’è lui non mi candidato io”. E Cancelleri ne approfitta “Musumeci fa come Ponzio Pilato e poi si porta dietro anche gli uomini di Cuffaro, di Lombardo, di genovese. Qui il problema è che noi candidati presidente dovevamo pretendere che non ci fossero per poter lavorare in modo libero. La nostra lista è pulita. Gli impresentabili sono nel centrodestra”.
Cancelleri poi si dimostra politico consumato “Tutti i miei avversari sono persone perbene. Ho sempre stimato Musumeci ma chi accetta gli impresentabili diventa impresentabile e lui ha infangato in questo modo la sua stessa storia”.
E su questo tema insiste anche il rettore Fabrizio Micari “Impresentabili ce ne sono ovunque nelle liste di centro destra. Noi presentiamo persone perbene e candidiamo liste di persone perbene. Non dovrebbe essere necessario neanche dirlo”
Per Fava “abbiamo delegato la legalità ai tribunali ma la politica deve assumersi la propria responsabilità invece di delegare” ma Musumeci proprio non resiste “Sono stato proprio io a porre il tema delle liste pulite. Io moralmente ho già vinto. Per la prima volta un candidato presidente non viene attaccato. L’unico impresentabile è l’onorevole Cancelleri che ha commesso un falso per presentare le norme per le primarie. La garanzia sono io con la mia storia, con il mio curriculum”.
“Purtroppo Musumeci non sa neanche leggere una sentenza di tribunale – replica Cancelleri – e tenta di attaccare noi per togliersi le macchie di dosso perchè chi vota Musumeci vota Miccichè e gli impresentabili. Anche Berlusconi ha scaricato Musumeci visto che viene a Palermo ma non a Catania e nel suo video messaggio non lo nomina mai”.
“Questa è la mia ultima avventura politica non dovrò fare altre candidature – sostiene Musumeci – la squadra la farò io e sarà composta da persone al di sopra di ogni sospetto. Non tradirei mai la fiducia dei siciliani”.
E a Cancelleri che sostiene che gli assessori sono già stati decisi da Miccichè “Lui è un disperato e se mi ha definito Ponzio Piloto vorrei dire che lui somiglia a Nicodemo che giorno stava con Cristo, la notte con i Farisei”.
“Ai siciliani interessano i progetti, cosa dobbiamo fare noi per far crescere l’isola, non le sterili polemiche – secondo Fabrizio Micari – non accetto la frase di Tomasi di Lampedusa in base alla quale bisogna cambiare tutto per non cambiare niente. Questo è il momento di cambiare. Abbiamo dati che accennano alla ripresa, un brand sicilia che funziona nel mondo. Dobbiamo impegnarsi e utilizzare le risorse che abbiamo che vengono dalla Comunità Europea e che sono state messe in campo dal governo nazionale”.
Poi difende Crocetta “Nel 2012 ha trovato un disastro, era difficile fare di meglio” ma Fava lo attacca “Parlava di rivoluzione ma ha fatto il contrario. ha cambiato 52 assessori, ha cacciato poco prima delle elezioni un assessore perchè non si voleva candidare nella sua lista, ha nominato 28 persone ai vertici dell’amministrazione negli ultimi mesi dando l’esatta misura della realtà: la politica è una cosa nostra”.
Per Roberto La Rosa “Lo spettacolo di oggi è indecoroso, i siciliani hanno visto partiti italiani litigare fra di loro per governare la Sicilia. Noi vogliamo mettere in campo qualcosa di concreto come la Zona economia Speciale per la crescita da portare a Bruxelles. Per far questo bisogna aprire un contenzioso con il governo perchè non vengano sottratti ai siciliani 10 miliardi di euro l’anno” argomento sul quale litiga con la Annunziata che sull’Autonomia non intende cedere la parola. “Non ho avuto lo stesso tempo degli altri – dice La Rosa – e questo non mi sembra democratico”.
Uno scontro forte con la Annunziata che risponde “Lei è così piccolo e fa così” con la Rosa che risponde “Io sarò piccolo ma il popolo siciliano è grande”
Sull’Autonomia Cancelleri “Lo Statuto è uno strumento che va usato bene. Noi cominceremo investendo un miliardo di euro con un fondo siciliano per contrastare la disoccupazione. Sulla sanità taglieremo il ticket per anziani e donne incinta e le liste d’attesa saranno dimezzate”. Sul fronte politico “Niente alleanze ne prima ne dopo le elezioni. Mi presenterò con dieci proposte le persone di buona volontà potranno votarlo ma non spartiremo poltrone”
Fava non esclude alleanze “sulle cose da fare” e poi attacca lo statuto “abbiamo bisogno di normalità e responsabilità non di specialità”.
La chiusura è affidata a Musumeci “Avremo i numeri per governare, o gli elementi per affermarlo. Sul passato bisogna dire che il centro destra ha governato per soli 9 anni,m tutti il resto è stato in mano al centro sinistra quindi le responsabilità vanno divise in proporzione. Per quanto riguarda l’Autonomia bisogna modificarla per adeguarla ai tempi ma bisogna smetterla di usarla come alibi e usarla come strumento di crescita perchè è importante”.
Un dibattito che al termine non ha aggiunto nulla che non fosse già stato ampiamente detto e ridetto.
Leggi qui di seguito tutti i candidati di tutte le liste
LEGGI QUI I LISTINI DI TUTTI GLI OTTO CANDIDATI PRESIDENTE
Lista Micari (ricusata a Messina)
Lista Noi con Busalacchi (ricusata)
Lista Siciliani Liberi con Roberto La Rosa
Lista Civica per il Lavoro (ricusata)
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