Pesante stroncatura della Corte dei conti della prima fase di attuazione del programma Garanzia giovani in Sicilia. Nei centri per l’impiego mancano adeguate professionalità e, peggio, le procedure utilizzate portano a valutazioni discrezionali del soggetto da occupare che possono allontanare all’individuazione del percorso più adatto al suo caso, scrive la sezione centrale di controllo, presidente Gaetano d’Auria, nella relazione diffusa oggi dal quotidiano La Sicilia.
Senza un immediato potenziamento dei centri per l’impiego, avvertono i magistrati contabili, si rischia di erogare per tre anni il sussidio del reddito di cittadinanza senza che un solo beneficiario riceva mai una proposta di lavoro. Dalla verifica emerge, in particolare, che in Sicilia si sono registrati al programma 157.379 giovani Neet, la prima regione d’Italia.
Di questi i centri per l’impiego ne hanno presi in carico 126.943. Sono stati impegnati 132 milioni per trovare lavoro a 15.292 giovani(l’11,26%), con un tasso di inserimento del 27,96%, uno dei più bassi d’Italia. Da un lato i servizi per l’impiego hanno offerto una delle misure previste solo a 58.890 giovani (di cui 43mila in tirocinio e 1.897 in servizio civile) e dall’altro sono stati assunti 6.649 ragazzi col bonus occupazione. “Sarebbe auspicabile – suggerisce la Corte – una riorganizzazione dei servizi all’impiego”.