Maratona oratoria a Bagheria organizzata dalla camera penale di Termini Imerese contro il dramma dei suicidi in carcere. Diversi avvocati hanno preso la parola e si sono alternati per denunciare pubblicamente le condizioni in cui si trovano i detenuti, troppo spesso stipati in carceri sovraffollate.
“Abbiamo aderito all’iniziativa nel più ampio progetto dell’Unione delle Camere penali italiane – dice il presidente della Camera penale di Termini, l’avvocato Vincenzo Pilliteri – per denunciare i suicidi nelle carceri italiane che solo dall’inizio di quest’anno sono stati 45. In Italia si muore ancora oggi di pena”. A Bagheria hanno preso la parola diversi avvocati ed era presente anche il componente della giunta nazionale dell’unione camere penali, Luigi Miceli, oltre ai genitori di un detenuto che si è tolto la vita in una cella del carcere Pagliarelli.
Un tema, quello dei suicidi in carcere sul quale l’Italia è stata bacchettata anche dall’Europa. L’unione stigmatizza “l’irresponsabile indifferenza della politica di fronte al dramma del sovraffollamento ed alla tragedia dei fenomeni suicidari, che si concretizza nel perdurante rifiuto di porre in essere con immediatezza e urgenza qualsivoglia strumento deflattivo, da quello dell’adozione di possibili provvedimenti di clemenza generalizzata a quelli oggetto di proposta di legge già pendente in Parlamento”. L’idea della “Maratona oratoria” ha lo scopo di informare la società civile e di provare a sconfiggere “l’inerzia dei decisori politici in capo ai quali incombe il preciso dovere di mettere fine alle condizioni inumane di detenzione”.