C’era anche il vicepresidente della Regione e assessore all’Economia, Gaetano Armao al Forum Pa, il più importante evento nazionale dedicato al tema della modernizzazione della pubblica amministrazione, che si è concluso ieri a Roma, a due giorni dall’approvazione della legge Armao-Grasso sulla semplificazione amministrativa.
“Non ci può essere semplificazione senza trasformazione digitale – ha spiegato il vicepresidente durante la kermesse –. Per avere un’amministrazione snella e non fare incappare i cittadini nella maglie della burocrazia, il digitale è fondamentale. Per questo, nel marzo 2018, la giunta ha approvato “Agenda digitale Sicilia”, che ha l’obiettivo di recuperare il divario che ha isolato la Sicilia rispetto al resto del Paese e che stanzia 342 milioni di investimenti. Trovata a zero la spesa, da quest’anno siamo Polo strategico nazionale. A livello europeo, è la seconda Agenda digitale regionale e, per questo, è stata premiata dalla Commissione UE con 50 milioni di euro di risorse aggiuntive”.
Il vicepresidente ha dato la notizia dell’approvazione in giunta del “Piano triennale per l’Informatizzazione dell’Amministrazione Regionale 2018 – 2020, uno strumento per attuare la strategia di trasformazione digitale in Sicilia, orientato alle esigenze del territorio e dei cittadini, delle imprese e degli enti locali”.
“Da quando mi sono insediato – ha detto Armao – il sistema di catalogazione Open data, un’importante infrastruttura di valorizzazione del patrimonio informativo regionale, curato dall’Autorità regionale dell’innovazione tecnologica, ha visto più che triplicare, rispetto all’anno precedente, i numeri e la portata delle informazioni a disposizione di Regione, enti, Comuni, società partecipate, imprese, associazioni civiche, professionisti, ricercatori e cittadini – ha ricordato -. Attualmente, sono 55 i dataset presenti nel portale, che raccolgono centinaia di informazioni relative ai bilanci della Regione degli ultimi anni, ai piani paesaggistici, ai dati delle strutture ricettive turistiche e al Piano cave, solo per fare qualche esempio”.
Al centro dell’intervento anche il Piano per la banda ultralarga: “Fiore all’occhiello a livello nazionale per la velocità dei lavori nei cantieri, la Banda ultralarga in Sicilia procede a ritmo spedito – ha concluso -. Un maxi investimento, la Bul, che ammonta complessivamente a 265 milioni. Nel 2018 sono stati certificati 74 milioni per il primo grande progetto, che ha permesso di portare la fibra ottica in 142 Comuni. Per il secondo filone da 161 milioni, che a regime interesserà tutti i 390 comuni dell’Isola, sono già 90 i cantieri aperti, mentre sono più che triplicati da ottobre ad oggi, passando da 4 a 15, quelli che hanno già concluso i lavori”.