Aspre critiche al sindaco di Palermo a qualche giorno dal Pride 2022 che si è svolto nel Capoluogo. E’ l’avvocato Stefano Santoro, esponente di Fratelli d’Italia di Palermo, ad alimentare le critiche nei confronti del primo cittadino.
Il Comune di Palermo ha finanziato il Pride
“Avevo definito Roberto Lagalla, sotto il profilo politico e culturale, il candidato Sindaco meno rappresentativo per gli elettori di destra, ritenendo che non sarebbe stato l’amministratore in grado di rompere con il passato e di rimuovere le macerie fisiche e morali prodotte dell’orlandismo, ma che anzi ne avrebbe garantito la continuità. Oggi dopo poche settimane dall’insediamento del neo-sindaco ne ho la scontata conferma”. Il riferimento di Santoro è all’organizzazione del Pride che sabato scorso è andato in corteo dal Foro Italico fino al centro della città. Santoro evidenzia come Lagalla, “nonostante gli impellenti bisogni dei cittadini e le emergenze amministrative che attendono risposte immediate”, abbia ritenuto infatti, con uno dei suoi primi atti amministrativi, di finanziare la kermesse. All’associazione Coordinamento Palermo Pride, che al suo interno ricomprende diverse associazioni LGBTQ, il comune avrebbe erogato 15mila euro.
“Continuità di Lagalla con Orlando”
“Da tale intervento finanziario emerge immediatamente la continuità di Lagalla con le nefaste politiche di Leoluca Orlando e le affinità elettive tra i due che io avevo fatalmente predetto un anno prima delle recenti elezioni amministrative, allorquando il neo sindaco aveva annunciato la sua discesa in campo. Ritengo inoltre che Lagalla abbia deciso di finanziare il gay pride anche allo scopo di tenere buoni i vari centri di poteri protetti e foraggiati da quella sinistra che sostiene politicamente siffatte manifestazioni e le associazioni che le promuovono. Lagalla infatti ha bisogno di contenere il livello della contestazione mossogli da una falsa e strumentale opposizione per il suo peccato originale, cioè quello di essere stato sponsorizzato e sostenuto da condannati per mafia come Cuffaro e Dell’Utri”.
“Il pride? Volgare manifestazione”
Santoro reputa volgare la manifestazione del Pride palermitano “che nulla ha a che vedere – dice – con la difesa di diritti, ma attraverso la quale invece si pretenderebbe l’adozione di modelli che sovvertirebbero i valori tradizionali e i principi della religione Cristiana su cui si fonda la nostra società, stride con la drammatica situazione finanziaria e amministrativa in cui versa Palermo”. E poi ancora attacca Lagalla che “ha pubblicizzato i suoi incontri a Roma con esponenti del governo Draghi a cui ha chiesto aiuti economici, dall’altra parte il neo-sindaco non ha esitato a erogare un cospicuo contributo a una ridicola e provocatoria parata”. Il finanziamento del Pride, dice inoltre, Santoro, “è uno schiaffo ai bisogni reali dei palermitani”.
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