Il Comune di Palermo ha pignorato 33 auto all’Amat, l’azienda che si occupa del trasporto pubblico urbano. Pare che ci siano anche 8 vetture tuttora in servizio al Car Sharing. E’ quanto emerso ieri nella sesta commissione consiliare durante l’audizione di un componente dell’ufficio dell’avvocatura comunale.
In commissione si discuteva delle strisce blu per le quali l’azienda Amat non avrebbe pagato la Tari e Tosap. E’ in corso un lungo contenzioso che ha visto l’Amat vincere in primo e in secondo grado. Il Comune ha presentato ricorso in Cassazione. Lo scorso anno in attesa del pronunciamento della magistratura l’amministrazione ha pignorato 33 auto all’azienda di trasporto pubblico. Ed è scattato il fermo amministrativo.
La scoperta è stata fatta in questi giorni. Tanto che in azienda è stata diffusa una nota con la quale si dice di non utilizzare le auto perché si rischia una multa da 700 euro a 3.111 euro al conducente e la confisca del mezzo. Dall’azienda fanno sapere che si sta cercando di superare questa situazione e rendere di nuovo operative le vetture che servono per svolgere numerose attività di controllo, rifornimento dei biglietti nelle varie postazioni di vendita e tutte le verifiche in caso di guasto o incidente delle vetture. Alcuni controllori da oggi sono in giro per le proprie vetture personali per garantire i servizi.
“La vicenda del pignoramento di 33 auto dell’Amat, da parte del Comune di Palermo, a causa del contenzioso su alcuni tributi, è paradossale ma anche indicativa del fatto che ormai questa amministrazione è alla frutta: il Comune, proprietario al 100% di Amat, fa un fermo amministrativo alla sua stessa società partecipata dimenticando che si tratta comunque sempre degli stessi soldi, visto che i bilanci sono consolidati”. Lo dice il capogruppo di Fratelli d’Italia Francesco Scarpinato. “Un balletto indecoroso su un contenzioso che il sindaco Orlando e i suoi assessori alla mobilità in tanti anni non sono mai riusciti a risolvere – aggiunge Scarpinato – Chiederemo chiarimenti in Aula, ma è evidente che l’unico modo per salvare Palermo dal baratro è il ritorno alle urne”.
“In ordine alla notizia circa un pignoramento effettuato alla partecipata Amat Spa, evidenzio che il Comune di Palermo non ha pignorato alcunché. Preposto a ciò risulta essere Riscossione Sicilia Spa in qualità di concessionario, per una partita debitoria iscritta al ruolo coattivo che non ha mai costituito oggetto di contenzioso tributario”. E’ quanto puntualizza in una nota l’assessore comunale al Bilancio Sergio Marino. “Mi auguro – aggiunge – che Riscossione Sicilia possa avviare questi procedimenti anche nei confronti di tutti quei soggetti che hanno debiti con la pubblica amministrazione”.
Intanto su proposta del Comandante della Polizia Municipale, il sindaco Leoluca Orlando ha emanato oggi una determina con la quale conferisce a 65 dipendenti dell’A.M.A.T. già in possesso della qualifica di Ausiliario del Traffico, l’attribuzione – fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 – dei poteri e della competenza di effettuare, in materia di trasporto pubblico locale, attività di verifica delle prescrizioni, previste dai D.P.C.M. e legislazione di emergenza, tese a fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, con attribuzione, altresì del relativo potere sanzionatorio.
Il conferimento avviene ai sensi di quanto previsto dal Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023 (Legge 30 dicembre 2020, n. 178, art.1, comma 818).
Commenta con Facebook