Misure rigide per i commerciati palermitani che non pagano i tributi. Ora rischiano anche la revoca della licenza. Il provvedimento, che non permette sconti ai titolari di licenze commerciali, sta per essere approvato dalla giunta Orlando. Prevista la sospensione, revoca o il diniego del rinnovo della licenza per i commercianti che continueranno a non pagare le tasse.

In sostanza il Comune di Palermo dovrà ottemperare ad un decreto nazionale che prevede la possibilità per i comuni di approvare un regolamento per il contrasto all’evasione fiscale. Un modo per aggirare l’iter che prevede pignoramenti e procedure lunghissime e per cercare di convincere i titolari di esercizi commerciali a pagare le tasse.

L’avviso del comune prenderà in considerazione i tributi non pagati a partire dal 2016. L’ente dovrà comunicare al contribuente il mancato pagamento e questi avrà trenta giorni di tempo per regolarizzare la sua posizione. Se entro questo arco temporale il commerciante non si metterà in regola, nei quindici giorni successivi, dagli uffici comunali sarà emesso un provvedimento di sospensione della licenza per ben tre mesi, cioè verrà messa in atto la chiusura dell’attività per 90 giorni. Se dopo 3 mesi il Comune non avrà ricevuto il pagamento, procederà alla revoca della licenza.

C’è però un’ancora di salvataggio per i commercianti morosi, si chiama “ravvedimento operoso” o Se il titolare di un’attività farà sapere al Comune di non essere in regola con il pagamento delle imposte, prima che il settore Tributi avvii le procedure sanzionatorie, avrà la possibilità di chiedere la rateizzazione delle somme.

“Un provvedimento necessario ed utilissimo per contrastare il grave fenomeno della evasione tributaria che in città resta su livelli altissimi anche se in diminuzione – affermano il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore al Bilancio, Roberto D’Agostino – . Senza demonizzare una intera categoria, è però innegabile che fra le utenze commerciali il tasso di evasione superiore al 50% sia assolutamente patologico. Chi evade le tasse è colpevole, gravemente colpevole di contribuire a creare disservizi alla città e in città, senza dimenticare, visto che la maggiore evasione si registra per la Tari, che spesso proprio queste utenze sono quelle che contribuiscono in modo significativo alla produzione di rifiuti. A coloro che sanno di non essere in regola rivolgiamo un caldo invito ad utilizzare gli strumenti messi a disposizione dal Comune per pagare volontariamente, riducendo così sanzioni e interessi”.

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