Gangi, piccolo comune sulle Madonie in provincia di Palermo, ancora non riesce a riprendersi dalla notizia della morte di Gaetano Giunta, cacciatore di 42 anni, avvenuta ieri nelle campagne madonite. Tanino, come lo chiamavano gli amici, è morto in seguito a un malore durante una battuta di caccia.
Il dolore nelle pagine dei social
“Ti è sempre piaciuto scherzare, con le tue battute, le tue facce, i tuoi modi che facevano sì che la gente ti amasse nella tua semplicità, nella tua bontà e nel tuo non risparmiarti mai per quella che era una seconda casa per te”. Così lo ricorda la Proloco locale in un commosso post su Facebook. “Qui con i tuoi amici hai creato un qualcosa che rimarrà per sempre nelle nostre memorie. Oggi lasci un vuoto incolmabile alla tua famiglia e in noi. Che senso avrà organizzare qualcosa senza te, che rendervi il lavoro più bello? Ricordiamo quando ci dicevi: Io sono The Legend! Avevi ragione: come una Leggenda, verrai ricordato anche da chi verrà dopo di noi e ricorderà come Tanino è stato un pezzo fondamentale per la Pro Loco e come oggi ha lasciato un vuoto troppo grande”.
Il racconto della tragedia
L’uomo si trovava in una zona impervia insieme ad altri amici quando si è sentito male e si è accasciato. I compagni hanno cercato di rianimarlo, ma non c’è stato nulla da fare. Sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno costatato la morte. Il medico legale arrivato nella zona ha confermato che la morte è stata causata da un malore improvviso. Sono intervenuti i carabinieri. La procura ha disposto la restituzione della salma alla famiglia per celebrare i funerali. Un uomo solare a cui piaceva sempre scherzare “ma questa volta hai fatto le cose serie e non eravamo pronti”, termina così il messaggio della Proloco.
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