Incredulità e indignazione. Il post elezioni amministrative a Palermo non può che suscitare tali sentimenti. E se la vittoria di Orlando a primo turno era stata considerata un colpo di scena, il ‘bello’ doveva ancora venire. Proprio ieri si è raggiunto l’apice della ‘eleganza’ e della ‘correttezza’.
Prima la rissa tra il candidato sindaco Ismaele La Vardera ed il suo consigliere Francesco Benigno. Poi la scoperta, anche se la conferma ufficiale ancora non c’è, che la campagna elettorale di Ismaele, documentata tramite video secondo per secondo, sarebbe tutto un bluff. L’ambizioso 24enne, che al momento non ha ritenuto opportuno rilasciare alcuna dichiarazione e che ha accantonato la sua innegabile loquacità, sarebbe stato ingaggiato da Le Iene, con cui collabora da tempo, per girare una sorta di film sul voto a Palermo.
I giornalisti gridano allo scandalo. Non è giornalismo spacciare per vero, in questo caso la candidatura, quello che non lo è. I cittadini anche. Non è giusto che Ismaele abbia preso tutti in giro. E mentre c’è già chi invoca sanzioni disciplinari per il giovane, che è regolarmente iscritto all’Ordine dei Giornalisti, c’è anche una sparuta minoranza che si congratula con lui per quanto abilmente architettato.
I messaggi di apprezzamento iniziano a comparire sul suo profilo facebook e girano sulla rete.
“Se tutto questo è vero – scrive Alessandro – Ismaele La Vardera sei il mio idolo..prendere in giro in questo modo Salvini e Meloni è per pochi eletti…”. O Alessandra che scrive: “Ci tenevo a dirti solo una cosa: SEI UN GRANDE!”.
“Tu sei un giornalista vero – aggiunge Giovanni – sono curioso di vedere il materiale che hai girato”.
E ancora, l’opinione di Amelia: “Non avevo dubbi che ci fosse qualcosa dietro. Hai fatto bene, ora le persone potranno conoscere tutti i magheggi e le farse della campagna elettorale a Palermo”.
Numerosi incontri con la stampa, decine di comunicati, ospitate nei salotti televisivi per chiedere il consenso degli elettori. Gli ultimi mesi di Ismaele La Vardera sono stati davvero frenetici.
Era il 16 gennaio quando annunciò, con tono solenne: “//MI CANDIDO A SINDACO DI PALERMO//. Lo faccio per i giovani di questa città, lo faccio per i miei futuri figli, lo faccio per le generazioni passate ormai rassegnate all’epoca del nulla cosmico, lo faccio perchè credo che chi non ha il coraggio di vivere il presente non è degno di vivere il futuro! #IsmaeleSindaco #IsmaelecontroiGolia”.
Poi è stato tutto un susseguirsi di giri perla città a bordo del famoso lapino di Ismaele, di manifesti elettorali affissi in ogni quartiere di Palermo, di aperitivi elettorali, di dirette facebook.
Tutto probabilmente finto. Tanto che alcuni ritengono addirittura che si dovrebbe tornare al voto.