Culto del bello, agiatezza, ma anche sfortuna imprenditoriale e decadenza. La vita di Ignazio Florio, imprenditore palermitano di fine ‘800, è un susseguirsi di fasi fortemente contrastanti tra loro.
Una lunga esistenza, fatta di successi, denaro, donne bellissime, riesce a trasformarsi nella più terribile delle tragedie. Sullo sfondo la Palermo della Belle Époque, una Palermo modernissima, brillante come Parigi, ma anch’essa stratificata, dove non è così difficile incontrare miseria e povertà
A raccontare la storia di quest’incredibile uomo è il romanzo di Salvatore Requirez, intitolato “Ignazio Florio – Il Leone di Palermo”, edito da Nuova Ipsa Editore – che quest’anno festeggia i 40 anni di attività – e in uscita il 6 maggio. Il libro inaugura la collana Mnemosine Gold, che si distingue per le particolari copertine e per la ripubblicazione di opere del passato. L’opera di Requirez, infatti, è la ripubblicazione del romanzo già edito quindici anni fa, aggiornato e con i nomi reali dei personaggi.
Un romanzo avvincente che narra la vita – raccontata in modo minuzioso – di Ignazio Florio junior, dai suoi vent’anni fino alla vecchiaia. Leggere l’opera di Requirez è un tuffo nel passato glorioso di Palermo, un diario dettagliato che dimostra l’attenta ricerca storiografica compiuta dall’autore. La vita di Ignazio Florio non è quindi un semplice romanzo, ma uno sguardo ampio sulla storia di quegli anni.
Non è stato dunque necessario inventare nulla, poiché la sua vita è stata già di per sé un film, intrisa di avvenimenti quasi surreali: belle donne, feste, balli, viaggi intorno al mondo, incontri con personaggi importanti. Accanto a Ignazio, c’è Franca Florio, non una transitoria fiamma, ma la donna della sua vita, tra alti e bassi. Ignazio infatti, nonostante avesse scelto di sposarla, non rinunciò mai alle avventure, ai tradimenti, alle relazioni passeggere. Ma i due coniugi rimarranno comunque protagonisti indiscussi di feste mondane, ospitando nelle dorate residenze le principali teste coronate europee, oltre che musicisti e scrittori. Saranno sempre sulla bocca di tutti. Nel bene e nel male.
“Ho voluto narrare una nota storia siciliana – spiega l’autore Salvatore Requirez – attraverso l’analisi dei personaggi chiave sganciandomi dall’idea del Mito tout court, dall’abbagliante scintillio della Belle Époque (che pure a piene mani, inevitabilmente, si coglie) che da decenni sopravvive come luogo comune, collegandomi, invece, alla verità storica con precisione di date riferendomi ad atti e documenti. Per questo ho adottato la formula diaristica corrispondente alla corretta contestualizzazione di quanto racconto. Sullo sfondo c’è una Palermo bellissima e contraddittoria. È la città dell’Esposizione Nazionale del 1891, del Teatro Massimo, di Villa Igiea e delle altre opere del Basile, crocevia di scambi internazionali, prediletto soggiorno di teste coronate ma che non ha un ospedale degno di questo nome, dove l’analfabetismo dilaga e il lavoro scarseggia, nonostante la secolare opera dei Florio. Una città che affida la sua riscossa, più che all’incerta politica, alle rivolte sociali e alla nascente mafia”.
“Ignazio Florio – conclude Requirez – è un uomo del suo tempo, votato alla modernità ma che non riesce a rinnovare i filoni imprenditoriali in cui la sua casa di commercio era impegnata da 90 anni. Indeciso se vestire i panni del leader dell’alta finanza e instancabile consumatore dei piaceri di una vita lussuosa, conoscerà successi ma anche le tremende tragedie familiari che il destino gli riserva tracciando a suo modo la parabola decadente del superuomo nietzschiano. E i colpi di scena origineranno, spesso, dai mai risolti legami sentimentali di cui ha intessuto la vita”.
Salvatore Requirez, nato a Palermo nel 1957, medico, ricopre la carica di Direttore Sanitario dell’Ospedale Civico di Palermo. Ha fino ad oggi pubblicato: Le Ville di Palermo (1996); Targa Florio (1997); I campioni della Targa Florio (2003); Storia dei Florio (2007); il romanzo Di nessun colore è stato pubblicato nel 2008. Per i tipi di Nuova Ipsa ha pubblicato il romanzo Il segreto dell’anfora (2015), Cento Volti di un mito – Targa Florio (2016), Il Giro Automobilistico di Sicilia (2019), Coppa Florio (2020).
Nuova Ipsa editore nasce a Palermo nel 1981 per volere del dottor Claudio Mazza. L’intento è quello di tradurre e pubblicare i testi fondamentali dell’omeopatia che in Italia sono rari e difficilmente reperibili. Negli anni la casa editrice cresce così come anche il pubblico che la segue, si punta alla pubblicazione di testi che possano divulgare e comunicare l’importanza delle medicine alternative.
Nel 2000 affianca il padre Alessio e con lui si potenzia e amplia il catalogo della casa editrice che continua a pubblicare testi di medicina naturale, ma allarga lo spettro di interesse alla saggistica, alla narrativa e alla poesia. È così che vedono la luce le principali collane come Mnemosine, Augustali, Saggi, Colapesce e Monotascabili. Parte della produzione è legata alla Sicilia e ai personaggi che ne hanno fatto la storia, come la famiglia Florio e il principe Raimondo Lanza di Trabia.
Attualmente il catalogo ha superato da poco gli 800 titoli pubblicati, all’anno si contano circa 25 novità. Da 10 anni i libri della casa editrice Nuova Ipsa sono distribuiti da Messaggerie Libri mentre la promozione è affidata a PDE. Nell’aprile del 2019 viene inaugurata la libreria Nuova Ipsa, punto vendita, vetrina e punto di riferimento culturale per la città. Tantissime le iniziative, come l’aperilibro e l’aperibimbo e le presentazioni dei più svariati testi e argomenti.