Il Centro Culturale “Il Sentiero” di Palermo ha riunito soci e simpatizzati per la presentazione dell’annuale calendario di Russia Cristiana e lo scambio di auguri per il nuovo anno.
L’appuntamento si è tenuto nella sede di via Resuttana alla presenza di oltre 100 persone: protagonisti della presentazione anche in questa circostanza Giovanni Caronia e Rita Martorana Tusa, appassionati cultori del calendario e dell’arte.
Prima della presentazione ha avuto luogo una affettuosa e accorata commemorazione di Padre Romano Scalfi, il sacerdote che sta all’origine della esperienza di Russia Cristiana e dalla quale promana anche l’iniziativa del libro/calendario, deceduto il giorno di Natale.
Padre Scalfi è stato un precursore dei rapporti con il cristianesimo russo già alla fine degli anni ’50 e a lui si devono una fondazione (Russia cristiana), una biblioteca specializzata di 27.000 volumi, una rivisita (prima Russia cristiana, poi La nuova Europa), una casa editrice (La casa di Matriona), un coro, una scuola iconografica, un centro culturale a Mosca (Biblioteca dello Spirito). Più volte invitato a Palermo ha tenuto incontri e presentato libri lasciando un vivido ricordo anche tra i soci del Centro Culturale Il Sentiero.
Il tema del calendario di quest’anno è “La Croce e la Vite. Icone ed affreschi dell’antica Georgia”.
La Georgia è un Paese molto distante geograficamente da noi eppur così vicino se si tien conto che il suo territorio fu un tra i primi ad aprirsi alla cristianità già nel IV secolo d.C. Questo avvenimento ha prodotto lungo i secoli una fioritura stupefacente di arte e architettura che lascia a bocca aperta anche oggi dopo tanti secoli.
I tesori d’arte e la storia della Georgia sono sati oggetto di una interessante mostra tenutasi questa estate al Meeting per l’Amicizia tra i popoli di Rimini ed il calendario ne offre una splendida sintesi, corredato com’è da 25 pagine a colori e con un supporto esplicativo di grande valore culturale.
Come si legge nella presentazione: “Riandando alle origini del cristianesimo in Georgia, ci imbattiamo nel simbolo della croce ricavata da un ramo di vite, che la Vergine affidò a santa Nino inviandola a evangelizzare queste terre. La croce-vite è anche l’archetipo del particolare «carisma» del cristianesimo georgiano e della sua cultura, in cui fecondità e convivialità si intrecciano con una vertiginosa, irriducibile tensione alle altezze. L’antichissima arte della coltivazione della vite e della produzione del vino in Georgia trova il suo punto di arrivo nell’arte del convivio, ancor oggi radicata nella società e scandita da gesti e rituali sacri”.
Commenta con Facebook