“In Sicilia non basta rinnovare il contratto dei lavoratori regionali, che rimane comunque una priorità: per rilanciare la Pubblica amministrazione serve un riordino complessivo di tutta la macchina regionale, usando anche i 14 milioni di euro di economie derivanti dal turn over. Prendiamo atto della disponibilità del Governo al confronto e siamo pronti a fare la nostra parte per voltare finalmente pagina”.
Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Angelo Lo Curto del Siad-Csa-Cisal, a margine dell’incontro fra l’assessore regionale alla Funzione pubblica Andrea Messina e le organizzazioni sindacali, tenutosi questa mattina a Palermo.
“L’assessore ha manifestato ampia disponibilità a discutere con i sindacati – spiegano Badagliacca e Lo Curto – e annunciato di voler risolvere in modo definitivo il problema della terza fascia dei dirigenti. Il punto è che non basta procedere a piccoli passi, ma serve un riordino complessivo della Pubblica amministrazione con una legge ad hoc che comprenda anche la riclassificazione, il rinnovo del contratto e l’impiego dei 14 milioni che il Patto con lo Stato obbliga a far andare in economia ma che invece vanno usati per il personale. Abbiamo anche rappresentato l’esigenza di intervenire subito su alcune tematiche ben precise, come l’accesso del personale di categoria A e B all’anticipo del Tfr, e contestato l’operato del Fondo pensione Sicilia che vorrebbe applicare ai dipendenti prossimi alla pensione, con una circolare interna, il sistema contributivo anziché quello misto che compete loro per legge”.