la polemica di Fava

I risultati di Musumeci in 100 pagine inviati agli amministratori, “Soliloquio da realtà parallela”

Una brochure con tutti i successi incassati dal governo Musumeci inviata ai consiglieri comunali siciliani. Un libretto di 100 pagine in cui Musumeci stila il bilancio di questi 4 anni di legislatura. “È un atto di rispetto nei confronti dei Siciliani, un doveroso offrirsi al loro giudizio da parte di chi è stato chiamato dagli stessi cittadini, nel novembre del 2017, a guidare la più grande Regione d’Italia”. Così scrive Musumeci nella premessa all’opuscolo dl titolo “Quattro anni alla Regione, il Governo che parla coi fatti”.

Il bilancio dei quattro anni di Musumeci

Secondo Musumeci, che punta alla ricandidatura alle Regionali d’autunno, si tratta di una “estrema sintesi, solo una parte del lavoro prodotto in quattro anni da tutti i settori della Pubblica amministrazione regionale, fino al dicembre del 2021. Un gran lavoro, svolto spesso nel silenzio del dovere, senza clamori, e reso più difficile dalla lunga emergenza sanitaria, la più drammatica dell’ultimo secolo”.

Polemiche sulla brochure

Sulla vicenda si registra il disappunto del deputato regionale Claudio Fava, ex presidente della Commissione antimafia all’Ars e candidato alle Presidenziali progressiste con la rete Cento Passi.  “In questi giorni stanno arrivando ai consiglieri comunali della Sicilia gli opuscoli agiografici stampati da Musumeci. Ho sfogliato quelle pagine più e più volte. E non ho trovato una sola parola di verità. Nulla sulla condizione disastrosa in cui versano le finanze degli enti locali della regione, nulla sui costi dei comuni per fronteggiare il disastro dei rifiuti, nulla sulle piante organiche ben sotto standard accettabili. Nulla”.

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Il soliloquio di Musumeci

Secondo il candidato alle Primarie della coalizione di sinistra alle quali partecipano anche i Cinquestelle, l’opuscolo sarebbe “solo un soliloquio di successi sbandierati, di risorse promesse da anni e mai arrivate. Una retorica insopportabile. Soprattutto per gli amministratori locali, lasciati soli da un governo che vive in una realtà parallela”.

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