Prosegue l’iter per la stabilizzazione dei Pip di Palermo. L’assessore siciliano all’Economia, Armao, ottiene l’ok da tutti i presidenti di regione per far inserire nel prossimo decreto Ristori un emendamento che consenta il passaggio dei 3 mila precari storici di Palermo alla Sas, la più grande partecipata regionale. Lo riporta il Giornale di Sicilia. L’emendamento è inserito tra le proposte della conferenza delle Regioni, inviate al governo nazionale.
Grazie all’inserimento del Decreto Ristori, i Pip potrebbero essere impiegati anche in attività di contrasto all’emergenza Covid attraverso le pubbliche amministrazioni. La nuova formulazione della norma, che passerà da un voto del Parlamento nazionale, permette, assicura Gaetano Armao, di superare i rilievi di incostituzionalità che la Consulta aveva espresso al momento di bocciare la norma regionale che prevede il posto fisso per i Pip alla Resais”. Quest’ultima società verrà messa in pensione e accorpata alla Sas.
Sarà creata, inoltre, una lista unica ad esaurimento dal quale ogni ente potrà attingere ogni qualvolta si presenti la necessità. I Pip continueranno a percepire l’attuale assegno e non ci saranno esborsi extra dallo Stato. Ieri Armao ha anche smentito le voci che da giorni circolano all’Ars sulla volontà del governo di ricorrere a un nuovo esercizio provvisorio rinviando ai primi mesi del 2021 la Finanziaria regionale: “Il nostro obiettivo è varare la manovra entro fine dicembre. E siamo pronti ad approvare il testo in giunta”. Ma i tempi dell’Ars potrebbero non coincidere: a poco più di un mese dalla fine dell’anno il Parlamento deve ancora approvare misure propedeutiche, a cominciare dal Documento di economia e finanza.
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