“Il Partito Democratico deve tornare ad essere una comunità che faccia emozionare, che sia popolare e chiaramente collocata nel centrosinistra e nel socialismo europeo. In questi anni siamo apparsi un soggetto indistinto che, nella logica di apertura all’elettorato moderato, ha imbarcato di tutto, procedendo semplicemente ad una somma di ceto politico e non di consensi ne, tantomeno, di idee. Occorre cambiare radicalmente questo concetto che in Sicilia è stato bocciato dagli elettori in maniera clamorosa. Errare è umano ma perseverare è diabolico”.
Così Antonio Rubino, a nome dei Partigiani Dem, durante il suo intervento all’affollata assemblea al Circolo pd della V circoscrizione dove è stato presentato il “Manifesto per il pd – idee per un nuovo inizio”.
“Il nostro manifesto prova ad essere un contributo per la riscrittura della mission del PD, che lo riaffermi come l’unico soggetto in grado di contendere il consenso ai populisti senza rinchiudersi nell’Italia moderata – prosegue -. Un partito che sia di opposizione, senza tentennamenti, ma per restituire una speranza di cambiamento, non per difendere lo status quo. Opposizione, senza dubbi, ma non per offrire un salvagente a un ceto politico indistinto che è stato bocciato dagli elettori. Opposizione, certo, ma non per diventare un partito moderato e di establishment.
Occorre riscrivere il campo semantico della sinistra – sottolinea -, dei suoi valori e dei suoi riferimenti sociali. Uscire dalla logica nostalgica e fare i conti con i problemi che la realtà ci consegna a cominciare dalle periferie, dai giovani e dai temi concreti per la Sicilia attraverso un modello nuovo di Partito che abbia nei territori il suo nucleo pulsante e nei giovani la sua priorità, che riscopra il valore delle primarie come elemento autentico di partecipazione e non di conta fra le correnti. Con queste idee gireremo i circoli della Sicilia per arricchire il nostro manifesto di ulteriori spunti ed idee”.