“Ho scritto giorni fa al presidente dell’Assemblea regionale siciliana, rassegnando la contrarietà del Governo per forti, forti dubbi di incostituzionalità. Sarebbe una sicura impugnativa da parte del Governo dinanzi alla Corte costituzionale, vi sono dei precedenti”.

A dirlo è stato il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, a margine della riunione di redazione di Repubblica Palermo nella sede della Missione Speranza e carità di via Decollati, parlando della norma che prevede un terzo mandato per i sindaci nei Comuni con meno di 15mila abitanti.

“E’ doveroso da parte del Governo evitare che si possa legiferare non correttamente – ha sottolineato – per scongiurare che sindaci eletti con questa norma, una volta dichiarata incostituzionale, possano vedere in pericolo la legittimità dei propri atti in danno anche dell’interesse dei cittadini”.

Sindaco di Catania? “Non faccio valutazioni”

“In questo momento, come sempre accade in questi casi, sono usciti vari nomi su cui non mi permetto di fare valutazioni. Quello che mi sta a cuore, invece, è individuare una candidatura inclusiva, e non divisiva, che consenta al centrodestra di andare unito sin dal primo turno e di vincere con ampio margine e con sicurezza”, dice Schifani.

L’A19 e l’incontro con Anas

“Alla nota inviata ieri all’Anas ha fatto immediatamente seguito la convocazione di un incontro tra i vertici dell’azienda e un dirigente della Regione per il 9 marzo. Non faremo sconti a nessuno: la Sicilia non può e non deve essere considerata avamposto di un territorio non italiano – dice Schifani -. Vogliamo capire se ci sono responsabilità all’interno dell’Anas per avere ridotto in questo modo l’autostrada Palermo-Catania e nel caso agire di conseguenza”.

“La fiducia del presidente del Tar carico di responsabilità”

“L’endorsement del nuovo presidente del Tar mi carica di ulteriore responsabilità. La fiducia sua e dei siciliani mi incoraggia ad andare avanti e non lasciarmi condizionare da esigenze territoriali di piccolo respiro piuttosto che da una politica fatta di riforme migliorative”. Lo sottolinea il presidente della Regione Renato Schifani in risposta al presidente del Tar Salvatore Veneziano, che ieri nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario aveva detto che “un aspetto negativo riguarda le possibili difficoltà della Sicilia riguardo al Pnrr. Si percepisce, come già lo scorso anno, una pubblica amministrazione che arranca, già sull’ordinario. Occorre quindi uno scatto di orgoglio”.

“Sull’autonomia pronti a trattare”

“Apriremo una trattativa nel rispetto dei ruoli, ma siamo certi di trovare nel ministro Calderoli e del premier Meloni una valida interlocuzione. Noi siamo coloro i quali fanno le barricate, a volte certe riforme stimolano dei processi di miglioramento endogeno e se è così ben vengano. Non c’è alcun pericolo di creare un ulteriore divario tra nord e Sud. quando il Parlamento vigila sono sereno. Ol testo sull’autonomia è stato notevolmente migliorato rispetto alla prima bozza, si è abbandonato il riferimento alla spesa storica, si è dato più spazio al Parlamento che alle commissioni per pronunziarsi sui Lep – dice Schifani, che aggiunge – Al ministro Calderoli, con cui ci siamo incontrati, ho anticipato che porremo due questioni: il rispetto della insularità, inserita nel nuovo testo dell’articolo 119 della Costituzione, e la rivitalizzazione degli articoli 36 e 37 dello Statuto”.

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